Le barriere divisorie, poste dal Prefetto di Roma Gabrielli a difesa della sicurezza pubblica, hanno disgiunto non solo i settori delle curve in due, ma anche le tifoserie dal proprio luogo naturale, lo stadio, e dalle loro squadre. Domenica 3 aprile della consueta atmosfera da stracittadina non ci sarà traccia. La Curva Nord, così come la Curva giallorossa, ha fatto sapere che non entrerà allo Stadio Olimpico per protesta contro il provvedimento, e si riunirà per vedere il derby in altra location, ancora segreta, che verrà indicata entro sabato. La struttura potrà contenere massimo 1500 persone, per questo è stato messo in atto un sistema di prenotazione posti. I tagliandi venduti fino ad ora per assistere al derby sono veramente pochi, anche se aggiunti al numero di abbonati. Oltre ai dati numerici quello che mancherà davvero sarà il calore del tifo, delle coreografie, degli striscioni-sfottò, delle esultanze, e di tutto quello che caratterizza una partita cosi importante per le due tifoserie.

La protesta della tifoseria laziale è una protesta civile, e, come ha fatto sapere una lettera dei rappresentanti della Curva Nord scritta al Corriere dello Sport, non è rivolta solo contro questo ultimo provvedimento che è stato solo “la goccia che ha fatto traboccare un vaso già ricolmo”, ma contro una serie di azioni che hanno minato la serenità di venire allo stadio e la gioia di poter tifare. La tifoseria ha parlato di numerosi problemi che, chi va allo stadio deve affrontare: dalle multe a chi cambia posto, alla difficoltà di comprare un biglietto, al divieto di utilizzo di megafoni e altro ancora. Il problema delle barriere quindi si aggiunge ad una lista di insoddisfazione che ora è sfociata in protesta, e il derby con le curve vuote è un segno forte.

Dal canto suo, il Prefetto Gabrielli, a margine della mostra Antiquorum Habet, ha fatto sapere che, le barriere sono mobili, si possono togliere e rimettere, e che verranno dismesse quando i tifosi rispetteranno le regole, poiché lo stadio è un luogo di pubblico spettacolo che risponde alla legge del Paese, tutto ciò quindi per assicurare la sicurezza di chi vi è presente. Per il momento le barriere non andranno via e per ora tutto resta come è.