Jonathan Biabiany racconta, ai microfoni della Gazzetta dello Sport, il momento dell'Inter. Il pari dell'Olimpico rafforza le convinzioni nerazzurre. Il disavanzo dalla Roma resta cospicuo, ma il calendario offre otto giornate in cui ricucire lo strappo.
Un lungo calvario, prima del ritorno a pieno regime, pazienza e lavoro per tornare in campo, con la maglia dell'Inter. Biabiany è ora un jolly prezioso, da utilizzare in determinati confronti, specie quando la coperta, come nella Capitale, risulta corta, per assenze più o meno forzate.
Risposta sicura, impegno e corsa, aiuto ai compagni, Biabiany ha il consenso del mondo nerazzurro, perché metto impegno e spirito ogni giorno.
"Solo il fatto di tornare a giocare mi aveva reso felicissimo, ora che posso anche dare il mio contributo all’Inter mi inorgoglisce. Il terzo posto? Se lo raggiungiamo, prometto che mi faccio la cresta nerazzurra! Scherzi a parte, possiamo giocarci il terzo posto, ne sono convinto perché ci sentiamo forti tanto quanto Roma e Fiorentina. Gli scontri diretti con i giallorossi hanno detto questo, siamo in vantaggio rispetto a loro. Dopo un periodo difficile, ora abbiamo ripreso sicurezza".
Il francese si sofferma poi su Perisic, al momento il giocatore più in forma della rosa. Una crescita esponenziale, dopo un naturale periodo d'adattamento. Applausi a Perisic e a Mancini, lontano oggi da un possibile addio. Il tecnico insegue l'obiettivo di stagione, indica, per primo, la via.
"Ivan? In allenamento si è sempre visto che era forte. Cosa gli invidio? Beh, la capacità di calciare bene con entrambi i piedi. Però lui mi invidia la velocità. Il Mancio? Sente molto la partita, è vero e si fa sentire con tutti. Vorrebbe giocare anche lui, entrare in campo".
A confermare le parole di Biabiany, D'Ambrosio. Il laterale, a Premium, conferma la volontà di inseguire con ogni forza la terza posizione. Con l'undici di Spalletti, corsa di testa, prima del pari di Nainggolan. Ora vittorie e buona sorte, prima del bilancio conclusivo.
"È normale che dopo il pareggio contro la Roma ci resti un po' di rammarico, ma comunque la consapevolezza che possiamo giocare fino alla fine per raggiungere il terzo posto. Noi dobbiamo dare il massimo cercando di vincerle tutte e sperare che la Roma faccia qualche passo falso".
Il ritorno in campo vede l'Inter di fronte al Torino, D'Ambrosio abbraccia il passato. I granata non vivono la loro miglior stagione, il rapporto con Ventura è ai titoli di coda e in estate si attende un ribaltone, non solo di panchina. L'Inter, però, non può far sconti. Tre punti, per mantenere nel mirino la Roma.
"Mi dispiace perché a Torino ho lasciato degli amici, però sono tranquillissimo per la loro classifica. So quanto e come lavorano: ne usciranno alla grande. Una promessa ai tifosi? Più che le parole servono i fatti da qui alla fine. Dobbiamo vincere più partite possibile e, come ho detto prima, sperare che la Roma faccia qualche passo falso. Sabato abbiamo fatto un'ottima partita, però la Roma rispetto all'andata è migliorata sotto tanti punti di vista, soprattutto quello mentale, sta attraversando un buon momento e nel calcio conta tanto".