Tronchetti Provera è al centro, alla sua destra Massimo Moratti, alla sua sinistra Erick Thohir. Tronchetti è il simbolo della Pirelli, Moratti rappresenta un passato di trofei, Thohir l'illuminato futuro. Allo stesso tavolo, in un pomeriggio di marzo, per confermare un rapporto che si protrae da oltre 20 anni. La Pirelli resta in orbita Inter, una sponsorizzazione rinnovata per altri 5 anni, a 12 milioni a stagione, con bonus importanti in caso di successi.

L'occasione è propizia per tracciare un bilancio del percorso avviato la scorsa estate. Dall'illusione d'andata alla difficile realtà attuale, con l'Inter reduce da due confortanti affermazioni, dopo il momento di maggior crisi. La trasferta di Roma è l'occasione per rinvigorire sogni da Champions, ma Thohir non si scompone. Il futuro del club non è in discussione, ogni ipotesi di fallimento viene rinviata, con forza, al mittente. 

Il tycoon, con tono pacato ma fermo, rincara la dose, ricorda il progetto nerazzurro, agli albori, a scadenza quinquennale, ricorda l'ingente lavoro in sede di mercato e tranquillizza il popolo di fede interista. Non c'è nessun disimpegno, l'idea è di allargare le frontiere, inseguire nuovi soci, dare maggior prestigio e maggior risononanza al marchio. 

Alla guida sempre Mancini, anche nella prossima stagione, è lui l'uomo designato per restituire al club nobiltà calcistica. 

"Abbiamo un piano quinquennale, poi le situazioni di campo cambiano ogni settimana. Non vorremmo accontentarci del terzo posto, vorremmo lo scudetto. Puntiamo sempre al massimo. Ci sono ancora 9 giornate, se non centreremo il terzo posto non sarà la fine del mondo. L'importante è essere sempre compatti".

"La scorsa estate abbiamo preso più di 10 giocatori, non ci faremo trovare impreparati qualsiasi sia il piazzamento finale. Andremo avanti con questo gruppo e con Mancini. Non discuteremo ora del rinnovo con il tecnico, ha un altro anno di contratto e credo che resterà anche se non andassimo in Champions. L'importante è anche far crescere il prodotto calcio italiano in generale. Quanto al partner asiatico, non abbiamo alcuna fretta. Se arriverà bene, se no abbiamo comunque un piano quinquennale. Nelle prossime due settimane contiamo di fare importanti passi avanti anche con il Milan sulla questione stadio"