E' un Pioli con la testa già a giovedì 17, a Lazio-Sparta Praga, ritorno degli Ottavi di Finale di Europa League. In conferenza stampa parla sinceramente l'allenatore laziale, "è importante la sfida di domani, in campionato ci sono ancora dieci partite da giocare. Ma non si può negare l’importanza del ritorno di Europa League." Ragionamento che porta a delle deduzioni logiche, che lo stesso Pioli conferma, "farò un ampio turnover contro l'Atalanta, anche perchè molti che hanno giocato giovedì non sarebbero nelle condizioni migliori per scendere in campo domani."

Pioli annuncia il turnover, ma non la squadra che scenderà in campo. Spiega però le condizioni dei suoi giocatori: "Konko, Radu e Basta stanno facendo accertamenti. A loro si è aggiunto anche Milinkovic. Bisevac sta bene." Su Cataldi: "Domani potrebbe giocare. Come si sente? Come qualsiasi giocatore che non viene scelto. Avrà grande volontà di dimostrare il suo valore, per un giovane come lui è importante anche affrontare queste situazioni." Keita prima punta opzione ancora percorribile? Risponde Pioli: "Mi tengo aperte sempre tutte le possibilità. L'importante, però, è giocare di squadra, soffrire insieme con lo spirito giusto."

L'attenzione poi si sposta dal campo agli spalti. "Se i tifosi criticano e fischiano - dice Pioli riferendosi a Lazio Sassuolo - non c'è niente di male. Loro pagano e sono liberi di manifestare il loro disappunto sulle prestazioni della squadra. Mi prendo gli applausi quando andiamo bene, le critiche quando le cose vanno male." Poi un'ultima battuta sui presunti 'buu' razzisti di Praga: "Come già avevo detto all'arbitro, dal campo non ho sentito nulla. Anzi, si sono sentiti nitidamente i cori contro gli italiani. Si deve punire, nel caso, la minoranza responsabile. Non deve pagare l'intero pubblico."