Scatta l'ok per Jeison Murillo e Geoffrey Kondogbia, Roberto Mancini prepara la gara di questa sera con qualche certezza in più. Una margherita da sfogliare con attenzione, un tavolo ricco di carte e opzioni. Lo scontro frontale tra Roma e Fiorentina - affermazione ampia per l'undici di Spalletti - consente ai nerazzurri di accorciare sulla quarta posizione, limando tre delle cinque lunghezze che dividono all'alba del posticipo giglio e biscione

I 120 minuti di Coppa "piegano" gambe e fisico, ma rappresentano un trampolino ideale per dimenticare le scorie recenti, polemiche, sussurri e vecchi interrogativi. Una notte per ricomporre un quadretto in frantumi dopo la pausa. Gruppo e qualità, si riparte da qui. L'Inter torna ad individuare un obiettivo comune e gli interpreti si muovono per conseguire il fine ultimo, la qualificazione alla prossima Champions. Per avere qualcosa tra le mani, per raggiungere un "titolo" di squadra, occorre imporsi, provarci, spazio allora a chi da del "tu" al pallone, a chi gioca, semplicemente, al calcio. Inutile arroccarsi in attesa degli eventi, la tattica conservativa, talvolta utile, non serve a chi deve costruire una striscia vincente. 

Per affrontare il Palermo, Mancini pensa a due possibili schieramenti. Si parte dall'usato sicuro, il 4-3-3 consolidato dalla pazza serata di Tim Cup. Icardi - dopo il riposo - torna al centro dell'attacco, pronto ad usufruire delle volate di Perisic ed Eder. In fase di ripiegamento, undici pronto a rimodellarsi in un più attento 4-4-2, con il croato sulla linea mediana e Brozovic largo a destra. A centrocampo, spazio a Medel, con Kondogbia - recuperato dopo la botta alla testa - mezzala di destra. La crescita del transalpino induce all'ottimismo. 

Murillo soffre per un leggero affaticamento muscolare, può scendere in campo e la presenza tra i convocati ne è testimonianza, ma la candidatura di Juan Jesus non è da escludere. Con il 4-3-3, sulle corsie di difesa favoriti D'Ambrosio e Telles. 

(4-3-3, con Santon a destra)

Con il passaggio al 4-2-3-1, un'esclusione eccellente in mezzo (Kondogbia il principale indiziato, data una condizione non al massimo livello) e maggior qualità negli avanti. Ljajic può rilevare il francese e posizionarsi nella "terra di nessuno", tra le linee, riferimento per chi imposta da dietro e supporto di talento per chi si trova davanti. Il modulo offre sì spunti interessanti palla al piede, ma richiede grande dispendio fisico in fase passiva, con i giocolieri chiamati a un continuo passo indietro, in aiuto al motorino Medel. 

Quattro uomini d'offesa comportano uno schieramento difensivo più accorto, ecco quindi la proposta Nagatomo a sinistra, con Telles fuori dall'undici titolare.

(4-2-3-1)

Per la gara di questa sera out, invece, Jovetic. Il montenegrino, alle prese con un fastidio muscolare, non è nella lista del Mancio. A rischio squalifica Kondogbia e Palacio. 

PALERMO - Iachini deve fronteggiare una situazione non semplice. La seconda avventura stagionale sulla panchina rosanero non porta in dote - al momento - punti e soddisfazioni. Cinque schiaffi a Roma, un pari interno - senza reti - con il Bologna. La classifica è da allarme rosso, sono solo quattro i punti di vantaggio sul Frosinone di Stellone e il calendario, nel prossimo turno, offre un incontro non certo amichevole con il Napoli di Sarri.  

3-5-2 per gli ospiti, con Sorrentino a guidare i compagni. Gonzalez è al centro della linea di difesa, Vitiello e Andelkovic in marcatura. Il primo parte in netto vantaggio su Struna. L'esperienza di Maresca a sbrogliare il gioco in mediana, con Cristante e Hiljemark a spartirsi compiti di interdizione e inserimento. Sull'esterno - con Lazaar indisponibile - spazio a Morganella e Pezzella. Vazquez affianca Gilardino davanti. 

Dirige Russo, fischio d'inizio alle 20.45.