Il rientro a pieno regime di Telles e Medel consente a Mancini di proporre - per la gara di questa sera - un undici quantomeno credibile. Specie nel settore arretrato, il tecnico deve fronteggiare defezioni di peso, data la contemporanea squalifica di Murillo e Miranda. Il cileno - smaltita la contusione rimediata nel recente week-end - torna a disimpegnarsi così davanti ad Handanovic, in coppia con Juan Jesus. L'unica alternativa è l'utilizzo nel ruolo di D'Ambrosio. L'esterno - decisivo (in negativo) nel vantaggio a firma Bonucci domenica - non è nuovo al passaggio al centro. 

Rilancio in vista per Santon, atteso a un incrocio non di semplice soluzione con Alex Sandro, una delle maggiori armi all'arco di Allegri. Sul lato opposto, Nagatomo. 

Il risultato dell'andata - come sottolineato nella giornata di ieri - toglie pathos ai 90 minuti di San Siro - ma è comunque importante in ottica Inter cancellare i fantasmi attuali, per ritrovare equilibrio in vista della volata di A. Curiosità in mediana per apprezzare un comparto poco utilizzato ma che stuzzica specie chi guarda. Gnoukouri è il perno centrale, Kondogbia - positivo contro la squadra di Allegri in campionato - è la mezzala sinistra, Brozovic - fresco - si posiziona sul centro-destra. 

Una contrattura toglie Jovetic dalla sfida odierna, spazio quindi ad Eder. L'ex Samp non ricopre però lo spazio di Icardi - a riposo in vista del Palermo - ma si presenta in corsia, per sfruttare la sua abilità nell'uno contro uno. Mancini opta per un Ljajic da falso nove, pronto ad abbassarsi, liberando spazi per gli inserimenti in zona gol di centrocampisti e attaccanti esterni. Un pacchetto intercambiabile quindi, di tecnica e rapidità, con Perisic a occupare l'ultima casella disponibile.