Si resta a Roma, stadio Olimpico. La notte di Coppa è ricordo vivo, l'affermazione sui 180 minuti con il Galatasaray - con conseguente approdo agli ottavi di Europa League, unica squadra italiana ancora in corsa - rischia di essere snodo cruciale per la stagione fin qui in chiaroscuro dell'undici di Pioli. Il tecnico intende cavalcare l'onda infrasettimanale per allontanare lo zoppicante incedere di A.
La Lazio ha nove punti in meno della scorsa stagione e non riesce a produrre la medesima intensità. Una luce intermittente, testimonianza recente ne è il pari - senza reti - con il Frosinone. Difficile ricucire con le prime della classe, il Milan - sesto - è a quota 47.
Il calendario propone un confronto intrigante con il Sassuolo di Di Francesco. Un inizio scintillante, poi un calo naturale, figlio di infortuni e condizione in regresso. Rosa corta, scelte obbligate, qualche episodio non favorevole, ora l'ex centrocampista giallorosso punta a ripartire per consolidare l'ottima posizione in graduatoria.
Un punto divide le due formazioni, sorpasso operato dai neroverdi nel turno in archivio. 3-2 interno all'Empoli, gara di rimonta, con il gioiello di Berardi e diverse sviste arbitrali. Il rosso a Missiroli - ingiusto - priva Di Francesco di un centrocampista di grande peso specifico nel gioco del Sassuolo.
Pioli percorre la via della qualità. Dopo le recenti staffette, le polemiche di mercato, le voci d'addio, nuovamente insieme F.Anderson e Candreva. Frecce laterali pronte a innescare Matri, attaccante di riferimento, con Klose - a segno con il Gala - pronto a pungere nel finale.
Il rientro di Lulic consente al tecnico di sopperire alle assenze in corsia di Radu e Basta, in mediana conferma in blocco per il trio Biglia, Parolo, Milinkovic, con l'azzurrino Cataldi in panchina. Al centro della difesa, due tra il recuperato Bisevac, Mauricio e Hoedt.
Di Francesco propone il consueto 4-3-3, con il consolidato quartetto difensivo diretto dall'esperto Cannavaro. Pellegrini e Biondini si giocano la maglia di Missiroli, con Magnanelli a mantenere equilibrio e ragione e Duncan a ringhiare sui diretti rivali. A comporre il puzzle offensivo, oltre al citato Berardi, Sansone e Defrel. Quest'ultimo parte in leggero vantaggio su Trotta.
Dirige Damato, fischio d'inizio alle ore 19.