Tanto agonismo, poco cinismo nonostante la corposa serie di occasioni presentatesi sui piedi (e le teste) dei protagonisti in campo. Dopo il pareggio contro il Galatasaray per 1-1, la squadra di Pioli porta a casa un altro pareggio, con qualche rammarico in più rispetto alla sfida della Türk Telekom Arena. Il Frosinone, come sempre, ha puntato forte sull'aspetto fisico, pressando alto ed esibendo grinta e ferocia su ogni pallone. Partita che ha visto chances da entrambe le parti, con Candreva e Dionisi a "battagliarsi" nel primo tempo, Milinkovic e Ciofani nel secondo a sciupare le ultime speranze per schiodare lo 0-0. Nulla di fatto. Con questo pareggio a reti bianche, i biancocelesti salgono a quota 37 punti, scavalcati dal Sassuolo mentre la squadra di Stellone raggiunge 23 e avvicina la Sampdoria, ora a soli due punti. 

Gli schieramenti 

Frosinone - Stellone cambia e opta per una composizione abbastanza inedita: un 4-3-3 con Danilo Soddimo avanzato sulla linea degli attaccanti con Ciofani e Dionisi. A centrocampo spazio a Gori in veste di metodista con Sammarco e Frara intermedi. In difesa, sulle corsie laterali ci sono Pavlovic e Rosi mentre nel mezzo, Blanchard e Ajeti compongono la coppia di centrali. Tra i pali c'è Leali

(4-3-3) Leali; Rosi, Ajeti, Blanchard, Pavlovic; Sammarco, Gori, Frara; Dionisi, Ciofani, Soddimo. 

Lazio - Dopo le fatiche di Europa League, i biancocelesti si riversano nel campionato e lo fanno con il consueto 4-3-3 di stampo "pioliano". Marchetti in porta; linea difensiva a quattro con Konko a destra, Hoedt-Bisevac al centro e Lulic scalato in zona bassa, a sinistra. Nel cuore del campo, Lucas Biglia ovviamente a cucire il gioco nel ruolo da regista davanti la difesa con Parolo e Cataldi ad inserirsi tra le maglie avversarie. In avanti, Mauri e Candreva a supporto del centravanti di giornata Filip Djordjevic

(4-3-3) Marchetti; Konko, Hoedt, Bisevac, Lulic; Cataldi, Biglia, Parolo; Candreva, Djordjevic, Mauri. 

Cronaca

Come da copione il match del Matusa parte subito con la squadra di casa intenta a mettere in atto un forsennato pressing sui portatori palla ospite, straripante e lodevole la corsa e il sacrificio di tutti i componenti nella fase difensiva. I ragazzi di Stellone si rendono anche abbastanza pericolosi in avvio con Federico Dionisi ma il suo tiro è controllato agevolmente da Marchetti. La risposta degli avversari non si lascia attendere: è Candreva a tentare il jolly, con un'incursione in area di rigore ed una conclusione strozzata che termina non di molto alla destra di Leali. Ancora i due protagonisti delle prime due occasioni della gara, Dionisi e Candreva, si rendono nuovamente pericolosi davanti la porta. Primo a riprovarci è l'attaccante ciociaro con una bordata da distanza ravvicinata ben respinta dalla retroguardia laziale, poi tocca all'esterno numero 87, rientrare sul mancino in area e impensierire Leali sul primo palo. Nel finale di tempo, la formazione ospite preme sull'acceleratore in cerca della rete e prova a sorprendere la difesa dei canarini con Djordjevic e alcuni cross laterali che non fruttano il tanto desiderato goal. Molta corsa, tanta lotta e poco cinismo nei primi 45' del Matusa.

Nella ripresa si riparte dalla situazione finale del primo tempo, cioè con la Lazio riversata in avanti. E' subito Cataldi a scodellare la sfera in area di rigore, creando scompiglio e mettendo non poco in difficoltà Blanchard e compagni, che alla fine riescono comunque a spazzare. Pioli sventaglia dalla propria mano la carta Keita Balde, giocato in campo al posto dell'evanescente Mauri. Lo spagnolo entra spigliato, esibendo le proprie qualità nell'uno-contro-uno e nello stretto in generale, provando a mandare in tilt il castello difensivo di Stellone. Ma niente, il fortino avversario tiene duro e controbatte, con l'occasionissima al 66' sui piedi di Daniel Ciofani, involato verso la porta di Marchetti calcia male nel momento clou, cestinando la chance e consegnando la sfera al portiere biancoceleste. La risposta più insidiosa che la Lazio recapita ai padroni di casa si presenta circa dieci minuti dopo, al 78', quando il neo-entrato Milinkovic-Savic, tenta di bissare il goal in Europa League con il Galatasaray, incornando in area di rigore e indirizzando nell'angolo basso alla sinistra di Leali: il portiere si distende con grande prontezza e sventa la minaccia. Nel finale è sempre Ciofani il più pericoloso, il numero 9 sfiora il colpaccio con un schizzata di testa a centro area che termina alto sulla traversa. Termina 0-0 con qualche rammarico per entrambe le formazioni.