Tre punti che servivano come il pane e che dopo i 90' minuti sono finalmente arrivati. Dopo 4 turni la banda di Mancini torna alla vittoria battendo una Sampdoria che ora si trova pericolosamente in zona retrocessione. 

Un 3-1 che forse non rispecchia del tutto la partita, dove l'Inter ha sofferto per un buon quarto d'ora le giocate offensive dell'ex Ricky Alvarez, le discese di Dodò e le conclusioni di Quagliarella. Certamente però una vittoria importantissima per la classifica, dove in attesa degli altri match, i neroazzurri si riavvicinano al terzo posto: -1 dalla Viola, attesa in casa dell'Atalanta+1 sui giallorossi impegnati nel posticipo con il Palermo, e +5 sui cugini rossoneri attesi al San Paolo dal Napoli di Sarri.

È stata la serata dei debuttanti, delle prime volte ovvero di D'Ambrosio e Miranda che siglano i loro primi gol in stagione. L'italiano ha dato una buona spinta sulla fascia mancina e sugli sviluppi da calcio d'angolo, con la spizzata di Murillo, si è avventato sul secondo palo e l'ha messa in rete con il piatto, portando la Beneamata in vantaggio, dopo momenti di sofferenza. Il brasiliano invece ha siglato il 2-0, sempre sugli sviluppi di un corner, con la sponda di Felipe Melo e l'aiuto della Gol Line Technology. Il 3-0 l'ha siglato il capitano Mauro Icardi (all'undicesimo sigillo in campionato), che sfruttando un'indecisione dell'ex Ranocchia è partito in contropiede e, davanti a Viviano, l'ha insaccata alla sinistra del portiere nell'angolino basso.

Al 92' Quagliarella ha siglato la rete del definitivo 3-1, con un diagonale basso dopo un'indecisione in chiusura di Miranda.

Nonostante il risultato, la squadra ha mostrato ancora molte lacune tattiche e diversi errori d'impostazione. La mediana, rivisitata causa le molteplici assenze per squalifica (Kondogbia, Medel), ha visto come interpreti Melo e Brozovic (panchina iniziale per il giovane Gnoukouri, subentrato nell'ultimo quarto d'ora) con ai lati Biabiany a destra e Perisic a sinistra. Buona la prova di Felipe (non ancora al top) che ha fatto sentire la propria presenza e la propria grinta e cattiveria agonistica, meno buona quella di Marcelo con molti errori d'appoggio e di passaggio. Inoltre il croato si è fatto ammonire e così salterà la trasferta di Torino di domenica prossima. Tra i due esterni il migliore è stato sicuramente Biabiany. Il francese ha messo più volte in crisi Dodò e la difesa Blucerchiata con le proprie accelerazioni e cavalcate offensive. Opaca la prestazione di Perisic, non brillante come al solito.

In attacco, se Icardi ha segnato ed a volte è tornato in difesa ad aiutare nelle chiusure, non lo stesso si può dire di Eder. Nulla da dire sul sacrificio dell'italo-brasiliano, ma non ha fatto nemmeno una conclusione nei quasi 70' minuti di gioco, sostituito da Ljajic (non si è messo in mostra come il suo solito). Forse causa la stanchezza (sempre titolare da quando è arrivato alla Pinetina) non è apparso lucido davanti a Viviano e non si è molto proposto. 

La difesa ha retto, anche se il duo Miranda-Murillo non ha ancora recuperato lo smalto dei bei tempi. Buona come detto in precedenza la prova di D'Ambrosio, meno quella di Nagatomo. Il giapponese si è proposto pochissimo in avanti, badando alla fase difensiva, anche se non c'era molto da preoccuparsi, visto l'aiuto costante di Biabiany.

Ritiro che è stato utile, anche secondo alcuni giocatori, per unire il gruppo. Ora la squadra è attesa dalla delicata trasferta in casa della Juventus, allo Juventus Stadium, dove dovrà dimostrare grinta e voglia di portare a casa tre punti fondamentali per la rincorsa ad un posto in Champions League