Una manciata di minuti al fischio d'inizio. La Scala del Calcio si illumina e accoglie Inter e Sampdoria, nobili in cerca di risposte. La corsa all'Europa chiama l'undici del Presidente Thohir, il baratro della serie cadetta spaventa la Samp dell'istrionico Ferrero. Impegno gravoso, scontro che non ammette repliche. 

4-4-2 per i padroni di casa. Mancini - senza Medel e Kondogbia - "riduce" la linea mediana e si affida al rientrante Melo e Brozovic, con Gnoukouri in panchina. In corsia, Biabiany e Perisic, fuori - per l'ennesima volta - Ljajic e Jovetic. Eder - l'ex più atteso - a supporto di Icardi. Nagatomo "salta" a sinistra in luogo di Telles - out per squalifica - a destra D'Ambrosio. 

Handanovic; D'Ambrosio, Miranda, Murillo, Nagatomo; Biabiany, Melo, Brozovic, Perisic; Eder, Icardi

Montella risponde con un undici di corsa e qualità. Nel comparto d'attacco fari su Quagliarella, con l'ex Alvarez ad ispirare la manovra offensiva. Soriano - sul taccuino di Mancini per giugno - a guidare il reparto centrale, dietro Ranocchia dirige il settore di difesa, coadiuvato da Silvestre (un passaggio poco fortunato alla Pinetina). Nella sfida dai mille incroci, chiosa per Dodò, in cerca di rilancio in Liguria, dopo i problemi fisici dell'avventura milanese. 

Viviano; Silvestre, Ranocchia, Cassani; Ivan, Soriano, Fernando, Dodò; Alvarez, Correa; Quagliarella