Vigilia di campionato per l'Inter di Mancini, che nell'anticipo del sabato sera (fischio d'inizio ore 20.45) affronterà la Sampdoria di mister Montella. Due squadre in difficoltà, alle prese con un momento delicato. I blucerchiati non vincono dallo scorso 5 gennaio quando conquistarono i tre punti nel derby contro il Genoa. Da allora 5 sconfitte e 2 pareggi, 25 punti in classifica che rappresentano un magro bottino, con il Frosinone in corsa per la salvezza a sole tre lunghezze. L'Inter, dal canto suo, ha perso progressivamente lo smalto che ne aveva caratterizzato l'inizio di stagione e, allontanatosi dalla vetta, cerca anche lui la vittoria.
Arrivano dunque le consuete parole di Mancini nella conferenza stampa della vigilia.
Impossibile non fare riferimento sul ritiro maturato dopo la sconfitta subita domenica contro la Fiorentina: "E' servito per ritrovare tranquillità e lavorare senza pensare ad altro. Non c'è stato nulla di punitivo, dovevamo ritrovare armonia e leggerrezza. Non piace a nessuno ma è giusto dare una scossa per virare questa situazione. Tutti hanno accettato la situazione e lavorato bene in gruppo. Il calcio è questo. Ci sono momenti così, in un niente cambia tutto. Se tra 5 partite siamo terzi si parlerà al contrario. In questi momenti bisogna parlare di meno, se potessi non fare la conferenza sarebbe meglio. Inutile parlare a volte, bisogna solo lavorare e dare il massimo per uscirne".
Capitolo terzo posto. L'allenatore dell'Inter non si abbatte e rilancia: "E' ancora alla nostra portata, nulla è perduto nonostante Firenze. Il calcio è questo, entri in un trip negativo e uscirne non è semplice. Poi magari torni a vincerne 5-6 di seguito. Le cose non stanno andando bene nonostante buone gare. Non è una questione fisica, tecnica o tattica, bisogna solo accettarlo cercando di recuperare. Mi ricordo, all'epoca della cavalcata con il City, che ne abbiamo vinte tante, dobbiamo fare lo stesso per arrivare terzi. Le squadre sono diverse ma quando si recuperano punti e si centra l'obiettivo diventa importante. Chiaro che dopo una sconfitta alla fine le sensazioni siano difficili da decifrare, il Presidente però era tranquillo e consapevole che si possa arrivare al terzo posto".
Per quanto riguarda le scelte tattiche, Mancini spiega così le sue scelte: "Non cambia molto tra 4-3-3 o 4-4-2, il sistema non cambia. Siamo andati bene con questo ma anche con altri, abbiamo variato poco. Abbiamo fatto 6 partite di cui ne abbiamo perse solo 2. Purtroppo sono arrivati diversi pareggi ma i punti raccolti all'inizio della stagione ci tengono in corsa per il terzo posto. C'è stato un momento difficile ma non si può cambiare tanto per superarlo. Questa settimana abbiamo scelto il ritiro per ritrovare la serenità".
Le critiche: "Non so dire quale mi abbia dato più fastidio, non ho letto niente, non ho idea. Ognuno è libero di scrivere ciò che vuole, so come funziona in Italia. Se vinci sei il migliore, se perdi sei il peggiore. Faccio l'allenatore dopo aver fatto il calciatore, forse parlo troppo di calcio. Abbiamo scelto il silenzio dopo Firenze per cercare di placare gli animi. Basta non leggere, non mi preoccupo".
Inoltre, sulla gara: "Il momento è delicato, sarebbe difficile anche una partita con la Primavera ad oggi. Incontriamo una Sampdoria altrettanto in difficoltà e sarà una gara delicata, per tutti. Eder non sarà condizionato contro la sua ex squadra. Anche se non ha segnato è stato sempre importante. Poi inizierà anche a segnare, ha lavorato bene, è serio. Abbiamo fatto un buon acquisto. Sono disponibili solo tre centrocampisti, ne chiameremo uno dalla Primavera, poi uno degli esterni può giocare in mezzo. Abbiamo diverse soluzioni".
Non concede ulteriori notizie sulla probabile formazione, ma analizza così la situazione dei singoli: "Palacio è un giocatore straordinario, per i gol, per il comportamento. E' un esempio per tutti, peccato che l'età avanzi. ma quando è chiamato in campo riesce sempre a dare il massimo. Telles deve fare esperienza, ha grande possibilità ma su questo valuteremo a fine anno. Nagatomo ama questa maglia, lo avevano chiamato dalla Premier a gennaio ma ha scelto di rimanere qui. Sta trattando per il rinnovo. Sono invece molto dispiaciuto per i due turni si squalifica a Kondogbia, stavo migliorando e spero gli venga tolta una giornata. Melo spero torni ad essere quello dell'inizio, fondamentale per esperienza e qualità di gioco".
Infine, sulla presenza di Mourinho in tribuna, chiosa così: "Mourinho in tribuna contro la Samp? Allo stadio può venire chi vuole. Moratti può invitare chi vuole, è propietario al 30%, tutti possono venire a vedere la partita".