Pantaleo Corvino è uomo esperto di calcio, in grado nel corso degli anni di portare in Italia tanti talenti sconosciuti, diventati poi presto grandi giocatori ambiti in tutta Europa. Il suo lavoro sta proseguendo a Bologna grazie alla voglia di investire di Joey Saputo.
Corvino parla a Tuttosport e parte proprio da una descrizione del modo di intendere il calcio di Saputo: "Saputo ha mentalità e idee diverse. Saputo ha una visione aziendale del calcio: uomini giusti al posto giusto. Le sue richieste sono state tre, ma non di mercato. Primo: conquistare la serie A. Secondo: mantenerla. Terzo: creare ricchezza tecnica e di conseguenza anche economica. Saputo vuole costruire un modello Bologna e non spendere tanto per farlo. Non a caso, lui e Andrea Agnelli sono amici e hanno la stessa visione d’impresa." Proprio la Juventus, ma non solo, avrebbe messo gli occhi su due talenti di Donadoni come Donsah e Diawara: "Sono due ragazzi da grandissimi palcoscenici. Sapere che la Juve li segue mi fa piacere, ma su di loro ci sono tante big. Avranno un bel futuro."
Prospettive rosee anche grazie a Roberto Donadoni, in grado con il suo lavoro di cambiare in fretta la stagione del Bologna: "Lui e lo staff stanno svolgendo un lavoro fantastico, sotto gli occhi di tutti. Così tanti punti non si fanno per caso. Però le potenzialità della squadra si intravedevano anche prima del suo avvento. All’inizio avrebbe faticato anche Donadoni. Serviva tempo per assemblare una squadra giovane e costruita in 50 giorni." A proposito di mercato, Corvino chiude parlando di Cavani, in ottica Juventus e delle sue speranze di vedere due suoi giocatori, uno del passato e uno del presente, agli Europei con la Nazionale: "Non sarei stupito di vedere Cavani in serie A il prossimo anno: quello italiano è il suo campionato. E penso che la Juventus sia l’unico club che possa permetterselo. Destro o Zaza? Non posso dire entrambi, perché spero che un posto sia del mio figlioccio Pellé. Per cui tifo Destro: vorrebbe dire che avrebbe chiuso la stagione segnando molto con noi. Mattia è in continua crescita: Donadoni è bravo a toccargli le corde giuste."