Giaccherini risponde a Bernardeschi nel secondo tempo, dopo il vantaggio iniziale viola: complice l'espulsione di Fernandez, gli emiliani fermano la cavalcata Champions dei toscani sull'1-1. La squadra di Donadoni è riuscita per gran parte della partita ad annullare gli avversari giocando come al solito a viso aperto, senza guardare in faccia l'avversario che, probabilmente, non si aspettava una squadra così offensiva come quella rossoblù, che continua a far faticare tutti. Quali risposte ci sono, per i bolognesi, dopo questa partita?
Psicologicamente parlando, mettiamo un "+", segno positivo. Nella testa di una squadra parzialmente decima in classifica un pari contro una squadra in zona Champions aiuta tantissimo. Ma bisogna anche saper interpretare: come al solito sarà compito di mister Donadoni entrare nella testa dei giocatori ed estrarre il meglio possibile.
Fisicamente, invece, segno "-". La partita è stata tirata, dopo 3 partite in 7 giorni era preventivabile fosse difficile da affrontare. Sicuramente erano previsti 90 minuti difficili contro i viola per la truppa rossoblù ma ieri è stata una partita tirata, fin troppo. Questa fatica probabilmente uscirà fuori alla lunga nelle prossime partite, anche se Donadoni a Frosinone ha optato per fronteggiare al meglio questo pericolo per un ampio turnover.
Tatticamente le risposte invece sono ancora migliori. Perchè il Bologna ha dato l'ennesima dimostrazione di ordine tattico contro i toscani riuscendo a mettere su la partita voluta. Indubbiamente qui i meriti sono di tutti e il cambio di gestione si è dimostrata ancora una volta una mossa azzeccata. Adesso, intaccare il 4-3-3 tanto bello del mister sarebbe davvero un rischio, e la squadra forse inizia anche a sentire la pressione.
Come esce, quindi, il Bologna, da questa partita? Più risposte positive che negative. L'Europa resta un sogno (Milan al sesto posto parzialmente a -9 con una partita in meno), ma un sogno a cui tutti vogliono crederci. Chissà, magari ancora possibile...