"Noi lavoriamo insieme al club, siami in una posizione di classifica soddisfacente. Spiace per l'ultimo mese." Apre così Roberto Mancini, al termine di un derby - almeno per i numeri - disastroso. Tre gol pesanti, che si affiancano ai tre rimediati in Coppa per mano della Juventus.
L'Inter assorbe a fatica la batosta serale e saluta le prime tre posizioni della graduatoria, con la Fiorentina ora una lunghezza avanti e Roma e Milan a caccia dell'undici nerazzurro. Un deciso passo indietro nel mese recente, un capitombolo che rischia di oscurare il promettente inizio di stagione, complicando l'obiettivo scritto.
"Fa male perdere così, soprattutto per tifosi e società. Sono stati due risultati brutti, la squadra ha difficoltà in questo momento. Non possiamo buttare all'aria tutto quanto fatto nei primi 5 mesi, il nostro obiettivo lo sappiamo, ma poi ci sono squadre più preparate di noi".
Il momento di svolta a San Siro, con la Lazio. Pioli - in crisi - sbanca il Meazza - decisiva la giornata no di Melo - e insinua un tarlo pesante nella mente dei padroni di casa. L'Inter non ha le granitiche certezza d'avvio, si scioglie di fronte alle difficoltà, incapace di produrre una reazione credibile.
"Dal punto di vista fisico stiamo bene, quella non è una cosa negativa. Dobbiamo ritrovare qualche certezza. Fino al secondo tempo siamo stati in partita, il Milan non ha fatto niente. Abbiamo subito gol su palle perse da noi. Meritavamo di fare gol prima del Milan, ma questo è il calcio".
Il tecnico smentisce però categoricamente una possibile spaccatura all'interno dello spogliatoio. Il gruppo procede nella medesima direzione, le urla di campo seguono la tensione del momento.
"Quando una squadra perde in Italia si cercano sempre queste congetture. E' un momento così, concediamo di più e non facciamo gol. Ora siamo quarti a un punto dalla Fiorentina".
Il pensiero corre poi a Icardi. Seconda panchina consecutiva, una bocciatura in piena regola. Nella ripresa, l'occasione per invertire le attuali gerarchie. Dal dischetto, si presenta Icardi, ma il legno respinge i sogni dell'argentino e cala il sipario sul derby.
"Il rigore fa parte del momento negativo che abbiamo. Lui lo ha tirato bene, lo ha spiazzato. Rifarei la formazione che ho fatto".
Il tecnico accetta la critica, ma non manca di rimarcare il momento. L'Inter è in una delicata fase di mercato, si opera per snellire la rosa e completare l'organico con qualche tassello utile.
"Mi prendo le responsabilità di quanto fatto. E' un momento delicato, nel mercato ne sono andati via 6 giocatori e ne abbiamo preso uno. Io faccio l'allenatore e sono l'unico responsabile".
Inevitabile che l'attenzione si addensi sulla zona mediana. All'Inter manca un giocatore in grado di assumere la guida delle operazioni, un uomo dal palleggio rapido, bravo ad intuire l'evolversi del gioco. Mancini difende i suoi uomini, ma la richiesta alla società è sul tavolo da tempo.
"Stiamo facendo un po' di fatica, i giocatori comunque stanno bene fisicamente. Chiaro che la difesa ha poca copertura, ora subisce di più per questo motivo. Quando le cose vanno male, vanno male. Noi stiamo costruendo la squadra e sono sicuro arriveremo dove volevamo a inizio stagione".