La settimana nera dell’Inter si chiuderà questa sera, a San Siro, quando andrà in scena il Derby della Madonnina, rossoneri contro neroazzurri. 

Partita fondamentale, come sempre, per la rivalità cittadina, per incoronare ancora una volta il re di Milano, ma fondamentale anche perché i punti a disposizione sono troppo preziosi, per tutti. 

La squadra di Mancini arriva da una settimana di fuoco iniziata con il beffardo pareggio contro il Carpi, la cocente sconfitta contro la Juve in Coppa Italia e il bisogno di tornare a vincere in fretta. Sì perché questa squadra non vince in Serie A dal 6 gennaio, in casa dell’Empoli, poi tanto rammarico e punti sprecati che portano ad una posizione in classifica fattasi complessa che impone all’Inter di vincere per continuare a lottare per la Champions

FORMAZIONE- Non sembra avere molti dubbi Mancini, in tema di formazione, anche se ama sorprendere. Il mercato ha privato i neroazzurri di Guarin, Ranocchia e Dodò portando a Milano Eder. In difesa pochi dubbi con Handanovic, D’Ambrosio, Miranda, Murillo e Telles; a centrocampo Brozovic, Medel e Kondogbia, infine in attacco Ljajic, Icardi e Eder, sacrificato quindi Jovetic. Perisic è in dubbio. Ecco quindi il 4-3-3 possibile: 

MANCINI- L’aria che si respira, tra i due club, è quindi ancora più calda del solito con entrambe le squadre bisognose di punti e vittorie (il Milan è reduce dal 2-2 contro l’Empoli); Mancini sembra però voler mantenere la calma: "Non siamo in un momento così difficile, in fondo non meritavamo di perdere contro il Sassuolo e di pareggiare col Carpi. Anche perché credo sia un record aver subito due rigori in casa nei minuti di recupero. Un momento di flessione capita a tutti, ma siamo comunque in alto e dovremo continuare a lavorare duro per restarci. Il derby non sarà decisivo, poi è chiaro che vincere darebbe entusiasmo a tutti. Risultato aperto, anche se in questo momento il Milan sta meglio di noi. E comunque Mihajlovic sta esagerando con le battute”. Insomma vincere il derby conta ma guai a diventare matti. 

PRECEDENTI- I precedenti intanto sorridono ai neroazzurri con i rossoneri che non hanno vinto nessuno degli ultimi 9 derby, anche se il livello della partita è da molti anni scadente. La miglior difesa se la vedrà inoltre con un buon reparto offensivo. 

La partita ha già il sapore di scontro finale e l’Inter sa di non potersi più permettere cadute perché il terzo posto è troppo importante e vincere contro il Milan vorrebbe dire mettere un primo, importante solco, nei confronti delle squadre che inseguono. Il momento è delicato ma la squadra non è sola, la via verso l’uscita è illuminata, quindi testa bassa, concentrazione, lavoro e via, per tornare a volare.