Roberto Mancini commenta così il pareggio della sua squadra che, al 93' e con un uomo in più, è stata raggiunta in casa dal Carpi.
Non nasconde l'amarezza: "Sono dispiaciuto, non arrabbiato. È la terza partita che buttiamo alla fine per queste situazioni, il nostro problema è che non riusciamo a fare più di un gol. Quando deve andar male ti va male, c'è poco da fare. Problema San Siro? Anche oggi il Carpi è rimasto tutto dietro per poi partire in contropiede, ma è normale che ci sia questo tipo di atteggiamento. Noi dobbiamo migliorare la nostra fase offensiva, eravamo piazzati 4-5 giocatori. Dobbiamo migliorare la fase realizzativa, facciamo troppo poco e questo non va più bene. Fare un gol è troppo poco, sopratutto quando si ha tante occasioni. Gli attaccanti devono lavorare, giocare, costruire e finalizzare. Stare lì ad aspettare la palla non serve a niente. Icardi? No, è un riferimento generale, le occasioni le abbiamo e bisogna essere più intelligenti e ragionare".
Mancini continua poi: "Nel secondo tempo abbiamo avuto un paio di occasioni clamorose, se fai 2-0 la partita è finita. Io penso che bisogna capire che le partite vanno giocate e chiuse con cattiveria, non possiamo buttar via tutto quello che abbiamo fatto di buono in 18 partite".
Riguardo la difesa, il tencico spiega: "I difensori centrali sono stati il punto forte della squadra fino ad ora, ma è normale che anche gli altri devono costruire gioco. Anche gli attaccanti devono farlo, non possono stare lì ad aspettare la palla".
Infine, Mancini viene interpellato riguardo la sciarpa indossata da Sarri, la stesso portata dal tecnico neroazzurro: "C'è il padre nostro scritto in tutte le lingue del mondo, è importante perchè il ricavato è devoluto in beneficenza. Gliel'hanno fatta arrivare quelli delle Iene”.