Un'Inter spietata, 2 ripartenze e 2 reti, direttamente dai balcani. Il tabù San Paolo cade grazie allo splendido tiro a giro di Stevan Jovetic e alla volata nel finale di uno "scatenato" Adem Ljajic. Approdo alle semifinali portato a termine, ora si attende l'avversario di turno, tra Juventus e Lazio, che questa sera si scontreranno all'Olimpico di Roma.
Una partita divertente e vivace, con il Napoli ad impostare e cercare la giocata e l'Inter ad attendere per poi ripartire. Un grandissimo Handanovic (tra i migliori anche ieri sera), al top in questo periodo, che prima salva su Callejon, poi su Gabbiadini & Co., mantenendo il risultato sullo 0-0 fino al riposo.
La squadra di Mancini, con Icardi e Murillo a riposo, cresce nella seconda frazione contro il Napoli delle seconde-linee (Higuain, Hamsik, Insigne in panchina) e cerca di sfruttare la velocità e l'imprevedibilità di Biabiany (bene il francese, con molti spunti interessanti) e Perisic (non al top, il croato commette diversi errori in fase di possesso e non).
Molto buona la prova di Yuto Nagatomo ed Alex Telles. Entrambi molto presenti in fase difensiva, con chiusure, tagli in diagonale ed anticipi provvidenziali sugli uomini d'attacco di Sarri. Anche Juan Jesus, insieme al confermatissimo Miranda (uomo imprescindibile per la retroguardia neroazzurra), si comporta al meglio dopo un periodo in naftalina. Attento nelle chiusure e sicuro, si allontana la dipartita di gennaio.
Sufficiente la prova del duo di centrocampo, con Medel (suo il recupero ed il passaggio per la rete di Jovetic) a fare da muro/interditore e Kondogbia incaricato d'impostare ed avviare l'azione. Il francese sbaglia un paio d'appoggi e a tratti, con il pressing avversario, sembra andare in difficoltà. Per il resto se la cava, uscendo con il fisico in un paio di situazioni e cercando la conclusione dal limite.
Più efficace il reparto offensivo della Beneamata, rispetto a quello partenopeo. Il secondo, con Callejon e Gabbiadini, risulta più pericoloso per occasioni create (tutte disinnescate dal portierone sloveno), il primo meno frizzante, ma più produttivo. Ljajic è uomo-ovunque, Jovetic, in ombra nella prima frazione, estrae dal cilindro un colpo da campione che ammutolisce lo stadio San Paolo.
Mister Mancini imposta bene la gara, disponendo la squadra in modo ordinato, attendendo il Napoli e provando a colpire in contropiede. Questo porta i suoi frutti, riporta l'Inter in semifinale dopo tre anni d'assenza. Il cammino continua e nello spogliatoio la serenità pare nuovamente di casa.