Esattamente come un anno fa Napoli e Inter sono pronte a darsi battaglia nei quarti di finale di Coppa Italia, obiettivo: conquistare la semifinale.
Quel che spera l’Inter, però, è che il finale di partita possa essere diverso. Un anno fa furono gli azzurri a passare grazie al gol di Higuain al 93’: complice la totale dimenticanza di Ranocchia, l’argentino riuscì a realizzare il gol vincente facendo sprofondare Mancini, e non solo, nella più totale rassegnazione. Quello stesso Higuain che ha deciso anche la partita di questo campionato (2-1).
Il Napoli che si troverà davanti l’Inter, ma soprattutto l’Higuain con cui dovrà vedersela, rende difficile ipotizzare un finale diverso anche quest’anno, ma guai a fasciarsi la testa in anticipo: ci sono sempre 90’ minuti da giocare e si parte sempre 0-0.
Certo è che i neroazzurri non si presentano a questo match nella condizione migliore, reduci da una sconfitta (discutibile) e un pareggio (fortunato), la squadra di Mancini appare in affanno fisico ma anche tecnico dove la confusione e la poca lucidità sono davvero evidenti. Concetto ribadito anche da Miranda, che così ha parlato ad Inter Channel: "Giochiamo contro un grande avversario, purtroppo incontriamo gli azzurri in un momento in cui i risultati ci stanno mancando. Giocheremo contro una big, sarà una grande sfida ma vogliamo vincere per ritrovare la fiducia". Ecco perché questa partita potrebbe essere la svolta.
FORMAZIONE- Mancini è pronto ad offrire un mix tra titolari e meno. In porta spazio al portiere di Coppa Carrizo (anche se la candidatura di Handanovic, data l'importanza del confronto, non è da sottovalutare) mentre i quattro difensori saranno Santon, Nagatomo (o D'Ambrosio), Miranda e Juan Jesus; a centrocampo spazio a Melo, assente nelle ultime tre giornate per squalifica, insieme a Kondogbia, risparmiato a Bergamo, e poi uno tra Guarin e Brozovic; in attacco invece Palacio, Icardi e Perisic.
Nel 4-3-3 qui proposto qualche alternativa, con Murillo al centro e Juan dirottato in corsia, Ljajic insidia Palacio:
PRECEDENTI- Il San Paolo è da sempre uno stadio ostico per gli interisti, che non vincono dal 1997, fatta eccezione per il passaggio del turno nella Coppa Italia 2010-2011 quando i neroazzurri superarono i partenopei ai calci di rigore. Oggi sono previste circa 30 mila persone, non il tutto esaurito ma l’atmosfera resterà comunque un fattore importante. Con la certezza che prima o poi questo tabù stadio sarà sfatato, i neroazzurri intendono ripartire dall’ultimo quarto d’ora di quel 30 novembre che tanto ha fatto contenti gli uomini di Mancini.
La Coppa Italia non è, ammettiamolo, uno degli obiettivi principali dell’Inter ma guai a sottovalutarla: sia perché battere il Napoli sarebbe impresa non da poco, sia perché vincere aiuta a vincere… esattamente come accadde nel 2006… (anche se l'ultimo successo in Tim Cup risale al 2011, Inter-Palermo 3-1).