Un pareggio per 2 reti a 2 che, in fondo, fa contenti tutti e non fa contento nessuno, quello che è maturato oggi pomeriggio allo stadio Renato Dall’Ara tra Bologna e Lazio. Un tempo a testa, con il dominio rossoblù nella prima frazione (2-0) e la riscossa biancoceleste nel secondo tempo, coadiuvata dai cambi vincenti di mister Pioli e dall’uomo in meno per i padroni di casa, dopo la giusta espulsione di Masina.
Formazioni della vigilia confermate, con Pioli che schiera Djordjevic in avanti e lascia in panchina Felipe Anderson. Passa appena 1 minuto, e il Bologna passa in vantaggio, con una punizione eccezionale di Emanuele Giaccherini, che da distanza siderale insacca con una gran botta sotto l’incrocio. Immobile Berisha, e il parziale cambia subito. La Lazio prova subito a reagire, e si proietta in avanti, con l’iniziativa lasciata principalmente ai due nazionali azzurri Parolo e Candreva. Ma è il Bologna che, dopo 17’, raddoppia: da un’azione confusa sugli sviluppi di una punizione, Mattia Destro si inserisce tra le linee immobili della difesa biancoceleste e realizza di giustezza rimanendo freddo di fronte a Berisha. 2-0, e risultato già ipotecato per i rossoblù padroni di casa. Dopo 22’, il Bologna di Donadoni è ad un passo dal mettere in cassaforte i tre punti: dalla destra, Taider cerca Brighi, che conclude al volo di prima intenzione, ma viene murato dal difensore in corner. Dopo 32’, azione fotocopia alla precedente: questa volta Brighi riesce a concludere, ma il suo rasoterra si spegne di poco a lato. A questo punto, il Bologna si limita a controllare, e la partita si addormenta. 2-0 il parziale dei primi 45’, con i padroni di casa in netto vantaggio, numerico e di gioco.
Nella ripresa, doppio cambio per la Lazio: entrano Miro Klose e Senad Lulic, al posto rispettivamente di uno spentissimo Djordjevic e di un deludente Marco Parolo. Dopo 6’, clamorosa occasione per la Lazio per tornare in partita: Gastaldello cerca di mettere la palla in corner, ma sfiora l’autogol e colpisce in pieno il palo, a Mirante battuto. E’ poi bravo lo stesso Gastaldello a chiudere su Candreva, che era già in agguato, pronto alla ribattuta. La Lazio, in principio di ripresa, riesce quanto a meno a produrre del gioco, cosa che era mancata in tutta la prima frazione, ma senza che questo si concretizzi in reali occasioni da rete. La partita è addormentata, con la Lazio che tiene il pallino del gioco in maniera confusa, affidandosi in massima parte a qualche sporadica iniziativa di Antonio Candreva.
Ma al minuto 23’, si riapre tutto: calcio di rigore per la Lazio ed espulsione per Masina, che stende Klose dopo che il bomber tedesco si era liberato in area. Dal dischetto, Candreva realizza col cucchiaio la rete del 2-1. Passano appena 8 minuti, e al 31’ il neo entrato Senad Lulic, servito dalla fascia destra da Klose, batte Mirante con un gran destro al volo. 2-2, e impatto decisivo dei cambi apportati da mister Pioli, che indirizzano ora il match verso un’insperata situazione per i suoi uomini, che hanno un quarto d’ora per provare a vincerla. Al 34’, subito un’ottima opportunità per Keità, che si defila sulla sinistra e tira una botta sul primo palo. Sicuro Mirante, ma ora il Bologna trema. A questo punto, Pioli pensa di giocarsi tutte le carte che ha a disposizione: fuori Candreva e dentro Felipe Anderson, per dare un’ulteriore proiezione offensiva alla squadra. Dall’altra parte, Donadoni fa esordire Sergio Floccari, togliendo l’autore del 2-0 Mattia Destro. Ma i cambi non danno i loro frutti, e dopo 3’ di recupero, l’arbitro Di Bello fischia tre volte. 2-2 il risultato finale.