Altra prova non all'altezza del primato in classifica che l'Inter vuole raggiungere. L'Atalanta più volte spaventa i ragazzi di Mancini. Ecco le voci del post-partita.

MANCINI- L'Inter torna da Bergamo con un punto, grazie alla super prestazione di Samir Handanovic, applaudita anche da Roberto Mancini al termine dell'incontro: "Il portiere è lì per parare e Handanovic ha avuto due-tre situazioni dove è stato bravissimo. Non sono contento - dice il tecnico a Mediaset Premium -, qualcuno deve fare di più perché queste partite si vincono. Era una gara difficile, ma abbiamo regalato come al solito il primo gol. Dopo il pareggio eravamo un po' scoperti e abbiamo concesso qualcosa di troppoJovetic? Non voglio parlare dei singoli. Abbiamo giocatori bravi che davanti devono fare di più. I gol bisogna farli, la squadra ha le qualità per rimanere in alto. Però non era una partita semplice. Dopo l'autogol l'Atalanta ha ripreso coraggio, poi siamo stati bravi a trovare il pareggio. A volte però vogliamo strafare, dobbiamo migliorare in questo. Bastano le cose semplici per andare in gol".

Sull'attuale posizione di classifica: "Siamo stati in testa per almeno quattordici giornate, vuol dire che abbiamo dei valori. Non dobbiamo buttare punti come contro Lazio e Sassuolo, bisogna restare calmi perché possiamo tornare in testa. L'obiettivo resta lo stesso, se torniamo a non regalare gol credo che possiamo rimanere in alto per molto tempo. Non siamo una squadra che segna tanti gol, per questo dico che certi giocatori devono iniziare a segnare di più. Magari facessimo altri otto o nove 1-0 ma non è semplice. Il migliore in campo? Samir ha fatto tre parate decisive, ma erano situazioni dove noi eravamo sbilanciati per cercare il gol".

“Sono dispiaciuto, ma era una gara difficile. Abbiamo anche rischiato nel finale, però sarebbe stata un’ingiustizia perderla. Dobbiamo migliorare la fase offensiva ed essere più semplici ed accontentarci invece di cercare cose troppo complicate. Jovetic egoista? Un attaccante deve esserlo, però non conta chi fa gol ma farlo. E’ questo quello che importa. Murillo? E’ giovane, ha fatto benissimo a lungo e adesso ha fatto qualche errore, sono cose che ci stanno. Tornerà come è stato fino a qualche domenica fa. Noi siamo i migliori nello sbagliare tanti passaggi, tutte le azioni avversarie nascono da nostri errori. Dovremmo metterci a fare un po’ di muro e migliorare la tecnica di base. La difesa a tre è una cosa che potremmo ripetere, ma a me piacerebbe giocare con il 4-2-3-1, ma sono cose da provare e riprovare. Oggi nel secondo tempo con questo atteggiamento abbiamo perso tanti palloni, ma riproveremo sicuramente queste soluzioni. Handanovic? Bisogna avere anche un po’ di fortuna a volte, come accaduto in parte nell’occasione di Cigarini coprendo bene la porta. Per noi questi sono due punti persi perché avremmo voluto cercare di vincere per tornare davanti in vetta alla classifica, ma avremmo dovuto fare di più”.

HANDANOVIC- "Ho parato come Benjamin Price? Questo è il mio lavoro, sapevamo che oggi era difficile, loro l'hanno messa sulla cattiveria e sulla grinta, ma quello dell'Atalanta è un campo duro per tutti. Un calo nostro? Non credo, ma ci sono squadre che ti mettono in difficoltà. Poi se una squadra cala in un campionato è normale. Obiettivo Champions League? No, l'obiettivo è sempre lo stesso. Pensiamo alla prossima partita, il campionato è lungo è c'è ancora un girone di ritorno. Io vivo alla giornata, oggi riposo bene e mi preparo per le prossime gare".​

"Abbiamo preso un punto, è stato importante non perdere, manca tutto un girone e dobbiamo andare avanti. Non siamo rischiando, è il nostro modo di giocare, dobbiamo solamente gestire e capire che quando non si può vincere la guerra è meglio cercare la pace. Martedì siamo di nuovo in campo e poi magari anche gli altri falliranno e noi dobbiamo essere lì pronti. Adesso pensiamo alla coppa Italia”.


D'AMBROSIO-  "E' un pareggio che brucia, volevamo vincere ma abbiamo avuto delle difficoltà. Ora non resta che guardare avanti. Il campo non era in perfette condizioni, loro invece sono partiti subito fortissimo. Il pubblico li ha spinti, ma dovevamo essere noi più bravi a chiudere subito la partita. Oggi ho spinto meno del solito perché avevo Papu Gomez che correva molto e spingeva. Non stiamo attraversando un buon momento, lo dicono i risultati. Il Napoli è in salute, martedì sarà da dentro o fuori. Speriamo che questa partita ci dia la spinta per riprenderci". 

BIABIANY- E’ stata una gara difficile, l’Atalanta ha giocato bene. Eravamo venuti qui per vincere, ma l’importante è non aver perso. Abbiamo provato a vincerla fino alla fine, ma ci è mancato sempre l’ultimo passaggio, ma adesso dobbiamo lavorare sugli errori e pensare alle prossime partite ricordando che siamo ancora in alto in classifica. Abbiamo lasciato indietro troppi punti, ma sono gara in cui ci poteva stare, oggi non è andata come volevamo e alla fine abbiamo portato un punto a casa. Siamo sempre uguali rispetto alla fine del 2015, ci manca scolla lucidità di finire le azioni in modo positivo. Nessun problema di condizione”.

LJAJIC- Adem Ljajic ai microfoni di Inter Channel: "Mi prendo le responsabilità per gli errori contro il Sassuolo, non era la mia giornata. Dovevamo andare oltre, ma oggi non abbiamo giocato bene, pur mettendo tutto. Sono dispiaciuto e arrabbiato, ma martedì abbiamo una partita importantissima. Il ruolo? A me piace giocare dietro le punte, però non riesco a non essere arrabbiato perché dobbiamo vincere. Ora dobbiamo essere più arrabbiati, allenarci e dare tutto ciò che abbiamo. E' solo questa la strada giusta, altrimenti non potremo vincere. L'Atalanta si è difesa bene, ma noi dobbiamo prenderci più responsabilità. Siamo l'Inter e dobbiamo creare di più". 

DRAME'- "Un punto contro l'Inter dopo quattro sconfitte è un ottimo risultato Handanovic è un grande portiere. Il gol ho provato ed è andata bene per noi. Spero di trovare un gol tutto mio, ma va bene anche così. Oggi nessuno si aspettava che facessimo una buona partita dopo le ultime che abbiamo giocato, continuiamo su questa strada".

CHERUBIN- "Abbiamo portato a casa un punto importante, ma c’è molto rammarico. Ci siamo dati una risposta a noi in primis e poi anche al pubblico”. Così Nicolò Cherubin ai microfoni di SkySport analizza la gara di Bergamo fra Inter e Atalanta: “Oggi abbiamo fatto vedere un grande calcio affrontando la gara nel modo giusto, il pari ci sta stretto. Non scopriamo oggi il valore di Handanovic che ha salvato in più di un’occasione il risultato per l’Inter”.

REJA- Ai microfoni di Sky Sport Edy Reja, con un po’ di rammarico, commenta così il pareggio degli orobici contro la squadra di Roberto Mancini: “A livello mentale questa partita era importante, ma giocare così contro l’Inter ci dà molta fiducia. Mi piace sottolineare la determinazione con cui abbiamo affrontato il match. Devo fare i complimenti ad Handanovic, forse meritavamo miglior sorte, ma anche Palacio è da ringraziare per non aver sfruttato quella grossa occasione nel finale di partita. Conoscendo l’Inter abbiamo dato densità al centro del campo e con Dramé siamo stati efficaci nelle ripartenza sfruttando il fatto che le loro ali sono i terzini. Dopo quattro sconfitte non era facile affrontare una squadra simile, l’abbiamo preparata così durante tutto l’arco della settimana. Stendardo? Di solito queste situazioni le risolviamo all’interno dello spogliatoio. Non penso sia il caso di esternare le cose, sono situazioni spiacevoli che però restano all’interno dello spogliatoio”.