Riparte da Bergamo il cammino dell'Inter. Mancini alza un muro in conferenza, piccoli segnali ai suoi, nessuna concessione alla stampa. Il mercato incombe, le voci su possibili operazioni si intensificano, ma il tecnico minimizza. Accarezza Guarin, allontana Lavezzi, striglia i suoi giocatori di maggior talento. Intento chiaro, compattare il gruppo, allontanare possibili sirene esterne. Ranocchia è in orbita Samp, l'operazione Guarin - Cina è in divenire, ma conta il campo, specie dopo il passo indietro recente.
Due battute d'arresto a stretto giro di ruota, Lazio e Sassuolo a spezzare il percorso nerazzurro, con l'undici di Thohir ora costretto a render conto alla continuità di Napoli e Juventus. Con i nero-verdi di Di Francesco, non una brutta Inter, anzi. Occasioni, un pizzico di superficilità. Passaggi a vuoto naturali, per un insieme in crescita. Forse. Ma la Serie A non fa sconti e l'obiettivo Champions richiede concentrazione massima.
Bergamo è terreno difficile, perché l'Atalanta, scintillante in avvio, è ora in netta difficoltà. 0-2 con il Genoa di Gasperini, a firma Dzemaili - Pavoletti, un passo falso che attesta il periodo negativo. L'ultimo urrah risale al 6 dicembre, 3-0 netto al Palermo. La classifica resta soddisfacente, undicesima piazza a più nove sul Frosinone, ma il periodo di stagnazione comincia a preoccupare. Reja incassa i movimenti nel settore d'attacco: fuori Maxi, dentro Diamanti. Il nuovo innesto parte dalla panchina, davanti Denis, con Gomez a supporto, per un 3-5-1-1 attento. Il caso Stendardo - a un passo dall'addio - scuote l'ambiente, tegola che complica la serenità bergamasca.
Davanti a Sportiello, linea composta da Toloi - al centro - Masiello e Cherubin, con Bellini in corsa per una maglia. De Roon è il riferimento in mediana, Cigarini l'uomo di manovra, Migliaccio il recupera-palloni. Sull'esterno, Dramè e Estigarribia. Da non sottovalutare le candidature di Kurtic e D'Alessandro. Reja non può disporre di Carmona, Paletta, Pinilla e del talentino Grassi.
Come sempre un rebus l'undici nerazzurro. Alcuni rilanci in vista. Telles sgomita per ri-appropriarsi della corsia di sinistra, mentre Biabiany ha l'opportunità di giocarsi la casacca in caso di 4-4-2. Al fianco di Icardi, in caso di schieramento a due punte, via libera per Jovetic. Senza Melo - fuori per squalifica - Medel guida la mediana, al suo fianco più Kondogbia di Brozovic. Perisic a sinistra, D'Ambrosio esterno di difesa.
Atalanta (3-5-1-1) - Sportiello, Toloi, Masiello, Cherubin; De Roon, Migliaccio, Cigarini, Dramè, Estigarribia; Gomez, Denis
Inter (4-4-2) - Handanovic, D'Ambrosio, Miranda, Murillo, Telles; Medel, Kondogbia, Perisic, Biabiany, Jovetic, Icardi