Nel campionato più imprevededibile degli ultimi anni, la partita di oggi non poteva fare eccezione. E' un pranzo amaro, amarissimo per l'Inter che dopo aver sprecato, sofferto e stretto i denti si ritrova con le tasche vuote. Il Sassuolo ringrazia e, quando ormai la benzina sembrava terminata, Berardi spiazza Handanovic regalando i tre punti a Di Francesco. Nell'arco di ventiquattrore cadono sia la capolista che la seconda in classifica; il loro tonfo è assordante e risuona tra le strade di Napoli e Torino. A buon intenditor poche parole.

Mancini, in conferenza, rivela i soliti cinque titolari senza preannunciare grosse rivoluzioni. E infatti il tecnico di Jesi conferma in blocco gli undici corsari di Empoli (invertendo solamente i terzini): Handanovic tra i pali, Nagatomo e D'Ambrosio sulle corsie esterne con Miranda e Murillo centrali. In mezzo, il 4-3-3 prevede Medel "scortato" da Brozovic e Kondogbia. Davanti fuori ancora Jovetic, conferme per Perisic Ljaijc e l'ottimo Mauro Icardi. I nerazzurri vogliono il titolo d'inverno ma di fronte  a loro hanno un avversario tutt'altro che arrendevole.

Di Francesco sponsorizza la scuola zemaniana e San Siro non lo spaventa. Il tecnico ex Pescara prepara una partita d'attacco e schiera i suoi con il consueto 4-3-3, non senza importanti sorprese. Difesa titolare con Peluso, Acerbi,  Cannavaro e Vrsaljko a protezione di un Consigli in cerca di riscatto. A centrocampo capitan Magnanelli spalleggiato da Missiroli e l'ex di turno Duncan. In attacco viene rispolverato Falcinelli a discapito di Defrel, con i titolarissimi Sansone e Berardi sulle fasce.

Il Sassuolo non ha paura e si vede: pressing altissimo sui portatori e intensità alle stelle. Tuttavia, è l'Inter a partire meglio con due clamorose occasioni dopo soli cinque minuti. Prima Icardi (3'),  che ben imbeccato da Medel sciupa da buona posizione, e poi Ljajic (5') che tira a lato un rigore in movimento. La partita è molto gradevole, entrambe le squadre attaccano con tanti uomini. Il Sassuolo è pericolosissimo sui calci piazzati (grande risposta di Handanovic su punizione di Sansone al 13') mentre l'Inter fa fatica a costruire da dietro. Sembra di assistere a due partite diverse: una quando l'Inter imposta con i difensori (pressati continuamente dagli avanti neroverdi) e l'altra quando si mette in moto il terzetto offensivo. Al 20' occasione colossale sui piedi di Missiroli che spara su Handanovic dall'interno dell'area piccola. La pressione del Sassuolo si fa più costante ma al tramonto della prima frazione è  il numero 22 nerazzurro ad impegnare Consigli con un gran destro a giro.

La seconda frazione segue il leitmotiv del primo tempo: è sempre Ljajic ad impegnare Consigli da fuori ma il Sassuolo fa più fatica a proporsi in avanti. Falcinelli impegna l'estremo difensore sloveno al 61'.  Le lancette scorrono e l'Inter avverte la pressione: tra il 74' e il 76' doppia occasione per i padroni di casa con Kondogbia (sinistro da fuori intercettato da Consigli) e poi di nuovo Ljajic (che spreca tutto a pochi metri dalla porta). Il Sassuolo sembra aver finito la benzina, (eccezzion fatta per l'ennesima parata di Handanovic sulla sforbiciata di Floro Flores) ma allo scadere avviene l'incredibile. Buco di Murillo al limite dell'area che libera Defrel constringendo Miranda al fallo. Calcio di rigore e giallo per il brasiliano. Dal dischetto si presenta Berardi che spiazza Handanovic e sentenzia Mancini. L'Inter subisce la beffa nella partita in cui forse ha creato di più. Il Sassuolo si rilancia dopo il pareggio casalingo col Frosinone. Questa volta l'1-0 è targato Di Francesco mentre i nerazzurri si mangiano le mani per aver sprecato la possibiltà di consolidare la vetta. Siamo solo a metà campionato, ma la sensazione è che da qui alla fine ne vedremo delle belle.