Bruttina, ma cinica. Questa è l'Inter ad inizio 2016, una rete (nona vittoria con una rete sola) e 39 punti che la vedono al comando della Serie A. Le inseguitrici non demordono, ma la squadra allenata da Mancini sa rispondere a tono, con una prova non entusiasmante, certo, ma di sostanza. Due tiri ed una rete, l'ottava in campionato per Mauro Icardi ("questo è il mio mestiere" le parole a fine match) che insacca l'unica palla disponibile nei 97 minuti in campo. L'Empoli fa la partita, impensierendo più volte la retroguardia neroazzurra, con Handanovic (fresco di rinnovo fino al 2019, visto due volte fuori dall'area, di cui una di testa) chiamato a diversi interventi decisivi su Buchel e Pucciarelli in primis.
Mancini, con il suo 4-3-3 cerca di contrastare il solido e reattivo 4-3-1-2 di Giampaolo. Parecchie difficoltà, l'Inter soffre il pressing e la velocità di manovra dell'Empoli (al Castellani una sola sconfitta con la Juventus), che guida per la maggior parte del match. L'Inter si affida a fraseggi corti e continui "ritorni" nelle retrovie, con l'impostazione affidata a Miranda-Medel-Murillo (impreciso ieri sera). Giro palla lento e manovra prevedibile. Kondogbia, di cui Mancini dice: "Mi è piaciuto", pare in miglioramento, anche se c'è ancora del lavoro da fare. Molto più partecipe ed elegante nei movimenti, deve correggere alcuni appoggi semplici e prendere ancora di più le chiavi del centrocampo neroazzurro.
L'attacco si muove bene, Perisic appare in forma, e cerca più volte il dribbling, ottimo l'assist ad Icardi per la rete della vittoria. Buon lavoro pure di Liajic, si muove molto cercando fraseggi e triangolazioni. Icardi da prova della sua nomea di "Killer dell'area" ed alla prima, o meglio unica, palla buona segna anticipando tutti e regalando all'Inter 3 punti per consolidare il primato.
L'Inter sa soffrire ed adattarsi all'Empoli, cercando di chiudere gli spazi con il lavoro ottimo di D'Ambrosio e quello abbastanza buono di Nagatomo, per sfruttare le ripartenze nella maniera più ottimale possibile.
Tre punti importantissimi per continuare il "sogno": "È presto per parlare di scudetto, è ancora lunga. Se saremo qui ad Aprile potremo iniziare a parlarne. Ora continuiamo a lavorare". Queste le parole del capitano Icardi al termine del match, lavorare per continuare la corsa e prepararsi al meglio per domenica quando a San Siro arriverà il Sassuolo.