Scialbo 0-0 all'Olimpico di Roma tra Lazio e Carpi, con gli ospiti che però escono a testa alta dalla sfida contro la squadra di Pioli, imbrigliata dalla eccellente organizzazione difensiva della squadra di Castori. Un punto importante per la squadra neopromossa che va vicina nel secondo tempo, in ripartenza e da calci da fermo, al colpo grosso. Lazio lenta e confusa in fase di possesso palla: i padroni di casa pagano oltremodo l'assenza di un creatore di gioco come Biglia a centrocampo, uscendo dal terreno di gioco senza aver mai inquadrato i pali della porta di Belec. Oltre che tra i fischi del pubblico di casa. 

Lazio in emergenza che si affida a Berisha ed Onazi, mentre Anderson e Candreva vengono confermati ai lati di Matri davanti. Konko torna titolare sulla destra, con Radu terzino dalla parte opposta. Non c'è Matos nell'undici ospite, così come Borriello, il cui futuro è in dubbio. Castori punta su Mbakogu e Di Gaudio, mentre Letizia, che dominerà sulla sua corsia di competenza, agisce sull'out di destra. Difesa guidata da Zaccardo, affiancato da Romagnoli e Gagliolo davanti a Belec. 

Ci si aspettava, alla vigilia, un Carpi sulla difensiva, attento nel raddoppiare sugli esterni laziali e ripartire in contropiede. L'assenza di Biglia, motore del gioco dei capitolini, si sente eccome, con i tre mediani che stentano ad alzare i ritmi della manovra, oltremodo ingolfata, favorendo il piano partita degli ospiti. Proprio questi ultimi vanno vicinissimi al vantaggio dopo pochi secondi, quando tra Zaccardo ed il gol ci sono pochi centimetri di fuorigioco. Carpi più reattivo, soprattutto con Di Gaudio e Letizia, uomini ovunque: il primo sfiora il gol dal limite. La Lazio si affida, o quantomeno ci prova, alle solite scorribande sulle corsie laterali: Anderson non trova lo spunto, confermando le difficoltà di tutto il girone d'andata (forse la testa è già altrove), mentre Candreva fa quel che può riscaldando il destro dalla distanza, prima in fase dinamica, successivamente da fermo. Sulla punizione dell'esterno si chiude il primo tempo, con il silenzio assordante, rotto da qualche fischio, che accompagna le squadre negli spogliatoi. 

Nella ripresa non c'è il brasiliano della Lazio, sostituito da Keita, ma la musica non cambia affatto. Anzi. Il Carpi prende coraggio, ripetendo in parte la prestazione offerta a Firenze in occasione del passaggio di turno di Coppa Italia: Castori inserisce altri uomini freschi, che danno vigoria e dinamismo alla squadra, puntando sempre sulla velocità dell'imprendibile Letizia e svolgendo alla perfezione i compiti del piano partita. Zaccardo, in contropiede, dopo una sgroppata clamorosa, impegna Berisha, che però blocca all'altezza del primo palo. I problemi dei padroni di casa, tuttavia, si confermano in mezzo al campo, dove è il trio ospite a dominare sia per interdizione che per fraseggio e possesso palla: anche dopo le sostituzioni, che Pioli sfrutta nell'intento di dare una svolta al match, cambia poco. Klose non incide, Candreva si spegne alla distanza. Il Carpi ci prova con le residue speranze, sognando il colpo grosso, che però non arriva.