Passano i nerazzurri ad Empoli: il gol di Mauro Icardi é pesantissimo e restituisce il primato e qualche certezza a Mancini. A testa alta i toscani che creano tanto ma realizzano poco o nulla.
IL RIASSUNTO - L'Empoli si presenta con un 4-3-1-2 che vede in porta Skorupski, Laurini e Mario Rui sulle fasce con Barba e Costa al centro, trio di centrocampo formato da Zielinski, Paredes e Buchel, sulla trequarti il solito Saponara dietro a Pucciarelli e Maccarone. Rispondono i nerazzurri con un 4-3-3, che presenta Handanovic tra i pali, D'Ambrosio e Nagatomo sulle corsie di difesa, Murillo-Miranda al centro del comparto arretrato; Brozovic, Medel e la sorpresa Kondogbia a centrocampo, tridente d'attacco con Ljajic, Icardi e Perisic.
La partita per i primi 35 minuti è molto intensa, con tanti errori tecnici, una buona, anzi ottima gestione dell'Empoli nell'abbrivio iniziale. Il primo "tiro" dell'Inter al 40' è di Brozovic, alto.
L'Inter migliora a livello di gioco sul finale della prima frazione. Perisic sfonda a sinistra, mette basso per Icardi, perfetto nell'attaccare il primo palo e punire la retroguardia azzurra.
Empoli bello, Inter pragmatica: il calcio funziona così e il primo tempo termina con i milanesi in vantaggio.
Nel secondo tempo, la prima occasione tocca a Brozovic con un destro da fuori che si spegne centralmente. Varie chances non concretizzate dall'Empoli nei primi 10 minuti della ripresa, con Handanovic che chiude la porta con attenzione. L'Inter sceglie di gestire senza affondare, l'Empoli insiste. Al 67' ci prova Kondogbia ma il tentativo si rivela velleitario. Gli ospiti, con poche energie, alzano la trincea, Mancini si affida a Guarin e Juan Jesus, cinque dietro e scarse ripartenze.
Finisce la partita senza occasioni memorabili, un buon cross al 95' di Mario Rui non trova fortuna. Triplice fischio, l'Inter riparte, l'Empoli si conferma gradevole sorpresa.