Tre punti d’oro. San Siro nerazzurra, per la nona volta nella storia della Lazio, diventa terreno fertile per i biancocelesti. Un grosso sostentamento ad una Lazio finora più appassita che rigogliosa. Il ‘Buon Natale’ urlato alle telecamere di Marco Parolo suona come un grido di liberazione: le feste potranno essere vissute con più serenità. Ma se San Siro sarà l’inizio di una rinascita, non lo si può dire adesso. Carpi e Fiorentina, in questo senso, saranno due partite fondamentali. Pioli ora è più sereno ma ammette che si sarebbe aspettato a questo punto della stagione più punti in classifica. Onestà apprezzabile. Ad essere onesti, ancora, la Lazio è sempre decima in classifica sotto Empoli, Atalanta e Sassuolo. Il cammino è ancora lungo, con una vittoria non si vince la battaglia. Ecco perchè saranno anche necessari innesti di qualità a gennaio, in difesa e nella zona mediana del centrocampo.



Inter Lazio 1-2, però, è sicuramente una boccata d’ossigeno per la squadra capitolina. La Lazio espugna San Siro ritrovando i tre punti in campionato dopo cinque sconfitte e due pareggi nelle ultime sette partite. Una vittoria di gruppo, di volontà, di cattiveria. L’Inter non brilla, ma la Lazio si fa trovare pronta e gioca per 90 minuti all’altezza della capolista, meritando la vittoria per quanto espresso in campo. La difesa non viene quasi mai impensierita: un’unica occasione viene sfruttata da Icardi, poi nulla più. Nel primo tempo i nerazzurri chiudono adirittura con zero tiri nello specchio, poi nel secondo tempo alzeranno il baricentro, senza creare pericoli a Berisha, eccetto il gol come già anticipato. Il centrocampo fa guardia e ringhia, senza paura e con la spavalderia di un tempo. Candreva corre sulla fascia, è il migliore in campo, un trascinatore vero. Suo il primo gol (e che gol), suo il secondo su ribattuta dopo l’errore dal dischetto. Felipe da cenni di ripresa, fa una partita di sacrificio, è più presente con lo spirito in campo e sicuramente Pioli avrà apprezzato. Matri lì davanti si batte, colleziona calci e punizioni: non ha occasioni da gol ma il suo lavoro risulta prezioso per la squadra.

La Lazio batte un colpo, dando cenni di vitalità. La vittoria in Coppa, poi quella con l'Inter: un mini-ciclo che fa ben sperare, ma che attende ancora al varco la Lazio per giudizi definitivi. La strada da percorrere è ancora lunga.