Conferme di Coppa. L'Inter cambia abito per l'uscita infrasettimanale, ma la somma di diversi fattori non muta il risultato. Pioggia di gol - splendido il secondo di Brozovic - rete protetta a dovere da un Carrizo attento. 3-0 e applausi, di presenti e assenti. Mancini propone una squadra di livello, ma con diversi effettivi in cerca di rilancio o occasione. 

La notte milanese conferma l'importanza di Palacio. Fascia al braccio, l'argentino si muove da attaccante vero, prima sveglia Cragno, poi lo infila sul velo - involontario - del giovane Manaj. Mossa che apre la scatola prima della mezzora, su un traversone di Juan, centrale ma nell'occasione in corsia. Più del gol, può il lavoro. Palacio si muove - in fase di ripiegamento - lungo tutto il fronte offensivo, schermando le ripartenze del Cagliari, mentre in fase di possesso accorcia e allunga, alternando i movimenti con Manaj, togliendo fiato e indicazioni alla linea di Rastelli. 

0 nella casella reti subite, pur mutando ampiamente lo schieramento. Mancini gongola, perché toglie Miranda e mette a sedere Murillo, ma non incassa notizie negative. D'Ambrosio - come già in altre scampagnate di stagione - si pone nella terra di mezzo, affiancando il rientrante Juan. Il Cagliari è temibile e qualcosa l'Inter concede, vedi verticale di Di Gennaro per Giannetti, con risposta di Carrizo, ma l'esito è confortante. Chi scende in campo è pronto, quello che chiede Mancini. Sulla sinistra Nagatomo, sulla destra Montoya, conferma dopo la trasferta di Udine.  

Note liete che emergono anche in mediana. Medel gioca nel ruolo naturale. Guerriero, per natura. Un'incertezza, poi la consueta garra. Lotta, battibecca, picchia e vince, testa fasciata e incedere che trascina i compagni. Con lui, Kondogbia. Cenni d'assenso, perchè il rientro del transalpino è coi fiocchi. Mette il peso a centrocampo, ma abbina alla sostanza momenti di qualità. Il processo di crescita prosegue, l'inserimento graduale paga dividendi. 

Per chiudere Biabiany e Brozovic. Il francese svaria tra destra e zona centrale, esterno in un attacco a tre o trequartista alle spalle dei due d'attacco. Moto perpetuo, nuovi mezzi tecnici, attitudine che piace. Brozovic cresce invece con il passare dei minuti. Si sbatte tra centro-sinistra e out, con spirito di sacrificio, quando calca con continuità la sua zona emerge prepotente. Ricorda il gol di Udine e decora la notte di Coppa con un gioiello, il secondo a distanza di pochi giorni. Centrocampista completo, giocatore super. 

Il 3-0 è di Perisic, al tramonto, minuto 81. Palo di Brozovic, tap in facile dell'ex Wolfsburg, in campo per un Palacio non al meglio. Il Cagliari esce a testa alta da San Siro, dopo una partita giocata con coraggio, a viso aperto, l'Inter vince e convince, formula ormai scritta. Mancini abbassa il profilo, ma l'utilitaria nerazzurra cominca ad assumere tinte forti.