Stefano Pioli non sembra più così sicuro di mangiarsi il panettone a Natale dopo l’ennesima sconfitta della sua Lazio in questa stagione. La squadra biancoceleste, infatti, sembra aver perso quello smalto che l’aveva contraddistinta l’anno scorso, portandola ai vertici del calcio italiano con un bel terzo posto dietro le inarrivabili Juve e Roma. Che qualcosa non quadrasse lo si era capito già a settembre, dopo la debacle contro il Leverkusen, pagata amaramente con la prematura uscita di scena dalla Champions League: una vera e propria mazzata sia a livello psicologico che economico, con il conseguente mercato bloccato. Se poi a questo si aggiungono assenza importanti come quelle di De Vrij e di Djordjevic, tornato in campo da poco ma praticamente impalpabile in certe occasioni, si può ben capire la difficile situazione in cui si ritrova il tecnico ex Bologna e Palermo.
“Dobbiamo lavorare duramente sotto il profilo psicologico- ha detto ieri sera a caldo, dopo la sconfitta interna- ed uscire uniti da questo periodo negativo”. Ciò che però preoccupa, al di là dei cali a livello mentale, è l’involuzione nel gioco e nei risultati che ha interessato la compagine laziale: fino ad ora, infatti, i punti conquistati in 20 partite ufficiali sono solo 32 sui 60 disponibili e se si considera esclusivamente la serie A la statistica migliora leggermente a 19 punti su 15 gare, una media di 1.2 punti a partita, troppo poco per una formazione con ambizioni di una certa importanza. Forse, uno dei grandi limiti di questa formazione è la permeabilità difensiva, soprattutto nei primi minuti: la Lazio, infatti, è uscita con la propria porta inviolata solo in 5 occasioni, subendo gol anche in gare dove si poteva benissimo evitare.
I numeri sono quindi impietosi e di certo non salvano il lavoro di Pioli, ora seriamente a rischio esonero. Per ora però Lotito tace ed i possibili nomi sono soltanto chiacchiere da bar: tempo fa si parlava di Montella e tutti sappiamo come è andata a finire, ora invece spunta il nome di Lippi. Vedremo come si risolverà, quindi, questa vicenda sicuramente poco fruttuosa per i giocatori della Lazio, già frastornati da un periodo non propriamente felice.