Giunto a Milano, sponda Inter, al tramonto del mercato estivo, Alex Telles è oggi uno dei giocatori più apprezzati della rosa di Mancini. Terzino di grande qualità e buone doti fisiche, da subito si è imposto nello scacchiere nerazzurro, tanto da rivaleggiare alla pari con i compagni di fascia. Qualche minuto nel derby per inserirsi nella nuova realtà, poi diverse apparizioni dal primo minuto, prima di un piccolo passo indietro di recente, con il rilancio a sinistra di Nagatomo.
Il 22enne di Caxias do Sul conferma la scelta d'agosto e sposa il progetto Inter. Fondamentale, per il buon esito dell'operazione, la presenza, sulla panchina nerazzurra, di Roberto Mancini, già mentore di Telles al Galatasaray.
"Ho scelto l'Inter perché è una grande squadra, ha vinto tutto, ha una grande storia. Non ci ho pensato due volte, conoscevo già Mancini e qualche compagno, non ho avuto problemi ad ambientarmi".
Gli inizi in Brasile, tra Juventude e Gremio, prima dell'avvento nel Vecchio Continente. La scoperta di un nuovo calcio, la tattica come elemento principe, la caduta del mito offensivo verdeoro. Tra Gala e Inter una costante crescita, da giocatore d'attacco a giocatore totale, in grado di interpretare le due fasi - di affondo e di contenimento - con ugual costrutto. A Milano, un lavoro costante per migliorare la tenuta difensiva.
"In Brasile i terzini spingono molto, Mancini ha cambiato la mia concezione di gioco a livello tattico. Il terzino deve saper coprire tutta la fascia".
Cambia anche il numero di maglia. Telles indossa la 12, in onore del connazionale Marcelo, esterno del Madrid, da sempre calciatore di riferimento per Alex.
"Al Galatasaray avevo il 13 ma qui era occupato da Fredy Guarín. Il 12 però è il numero che indossa Marcelo al Real Madrid, un giocatore che ammiro molto e anche per questo motivo l'ho scelto".
Chiusura sull'Italia, una scoperta, non solo di campo. Telles vive a Milano, città che piace, città da scoprire e osservare.
"Mi piace stare con la mia famiglia, con i miei genitori e la mia fidanzata. Avere la famiglia vicino è molto importante per me, mi piace visitare la città quando posso, provare qualche ristorante diverso".