Esteta, amante del rischio, figlio della giocata. Roberto Mancini non è personaggio anonimo, non può esserlo. Carattere d'impatto, artista di campo e di panchina, nato per stupire. L'adrenalina della scommessa a indirizzare ogni scelta, eroe sotto la Lanterna, profeta all'Olimpico, sponda Lazio, e ora messia nerazzurro. L'Inter-bis, la seconda dopo l'avventura post Calciopoli.
"Mi piace raccogliere sfide difficili e lavorare per raggiungere i miei obiettivi. E' così che ho cambiato la storia dell'Inter nel 2006-2007 da allenatore e quelle di Sampdoria e Lazio da giocatore".
Il tecnico non cede alle lusinghe di una classifica di vertice. L'Inter guida - in coabitazione con la Fiorentina - la massima serie, ma non può e non deve chiudere la porta al progresso. Tante le situazioni da migliorare e sviluppare per continuare una corsa da primato. Si riparte dai problemi nel comparto offensivo, da una manovra non sempre fluida, nodi da sciogliere in vista dei mesi a venire. Mancini fissa il punto, l'Inter insegue il ritorno nella competizione europea di maggior prestigio.
"In questo momento siamo in cima, ma è ancora una stagione lunga, difficile e molto competitiva. Dobbiamo ancora lavorare duramente per mantenere le posizioni di vertice. Il nostro obiettivo stagionale è la qualificazione alla prossima Champions League, una cosa molto importante per noi"
Un passo indietro. Lo scorso anno qualche problema, l'innesto a stagione in corso, il saluto di Mazzarri e l'avvento del Mancio. Risultati così così, una mentalità differente. In estate, ribaltone di uomini e idee, volti nuovi, colpi importanti, l'avvio del progetto Mancini - Thohir. A gennaio, plausibile qualche ulteriore ritocco per definire l'ultimo salto di qualità.
"E' molto difficile ribaltare i destini di una stagione quando prendi una squadra in corsa. Ma quest'anno le cose sono molto diverse. E' molto meglio quando inizi a lavorare sin dalla pre-stagione con un gruppo. In estate abbiamo acquistato molti buoni giocatori. Siamo però una squadra giovane, con 2-3 elementi d'esperienza. Dobbiamo migliorare molto ma sono felice dei ragazzi che ho a disposizione. Sin qui abbiamo fatto un buon lavoro e stiamo lavorando bene insieme".