Il concetto di sogno americano consiste nella speranza di poter migliorare il proprio tenore di vita e la propria prosperità economica attraverso il duro lavoro, il coraggio e la determinazione.
Quello indonesiano di Erick Thohir consiste nel portare a Milano, sponda nerazzurra quello è ovvio, Eden Hazard.
Difatti, secondo quanto riporta il Mirror, il Chelsea avrebbe deciso di sbarazzarsi del suo trequartista, il belga classe '91 Eden Hazard, e tra le tante squadre sulle sue tracce ci sarebbe anche l'Inter di Roberto Mancini, che ne è un estimatore da lungo tempo e ne sta seguendo le vicissitudini. La società nerazzurra sta pensando seriamente ad un modo per poter portare alla pinetina il talento di La Louvièr e farne la punta di diamante della squadra, portando dopo tanto tempo all'Inter uno di quei nomi che scuotono gli animi dei tifosi, intimoriscono le avversarie e ti permettono di toglierti non poche soddisfazioni.
Perchè però questa notizia non sembra altro che fantamercato? Due le problematiche che rendono la pista Hazard del tutto impraticabile per il club del presidente Thohir: la concorrenza è forte, visto che sul numero 10 del Belgio c'è l'interesse di club come Paris Saint-Germain e Real Madrid, ma soprattutto, attualmente Hazard al Chelsea ha un contratto monstre, fino al 30 giugno del 2020, con un guadagno di 10,4 milioni di sterline annui, ovvero 14, 7 milioni di euro. Oltre al prezzo del cartellino, valutato non meno di 80 milioni di euro. Cifre che, con tutto l'entusiasmo e la buona volontà del mondo, il magnate indonesiano non può pensare di avvicinare, se non con un esborso problematico anche per le questioni legate al Fair Play Finanziario e alle multe da parte dell'Uefa.
Insomma Hazard per adesso resta un sogno, uno di quelli irrealizzabili, ma chissà che non bolla qualcosa in pentola, magari riguardante il mercato in uscita e quindi qualche cessione importante. Handanovic non ha ancora rinnovato il contratto, Guarìn ha sempre un piede in partenza ed è sotto gli occhi di tutti il malumore di Icardi, così come il rapporto non più idilliaco dell'attaccante con Roberto Mancini.