Marcelo Brozovic (arrivato nella sessione invernale del 2015 per una cifra intorno agli 8 milioni dalla Dinamo Zagabria), 22 anni ed un futuro importante. La stagione per lui non era iniziata nel migliore dei modi. Titolare contro l'Atalanta, ha poi visto sempre i compagni giocare dalla panchina. A lui mister Mancini preferiva il trio Kondogbia-Felipe Melo-Guarin in un 4-3-1-2. Poi la svolta. Mancini decide di cambiare modulo, passa al 4-4-1-1, avanza Medel (visto il riformarsi della coppia Miranda-Murillo) e prova persino la difesa a tre. Qui il Brozo si riscopre fondamentale. Parte come titolare inaspettato contro la Juventus, e sforna una buona prestazione, con giocate interessanti ed una traversa giocando da esterno.
Contro il Bologna, con la squadra in dieci dopo l'espulsione di Melo, è risultato essere l'uomo in più per Mancini, con un ottimo lancio per Ljajic sul gol di Icardi. L'altra sera contro la Roma, ancora tra i migliori in campo, svariando per tutto il centrocampo e correndo per novanta minuti. Si è visto pure parare un gol in mezza rovesciata da Szczęsny.
Si vociferava di un suo posiibile addio, causa scarso utilizzo, mai nulla di più falso. Tra Brozovic e l'Inter non ci sono problemi. Il giocatore attendeva una possibilità ed il mister gliela ha data. Lui prontamente non se l'è lasciata sfuggire. Il suo momento è arrivato, per la gioia di compagni, squadra e tifosi che apprezzano la sua tenacia e la sua tecnica nelle giocate. Il futuro è adesso e Marcelo non vuole sfigurare.