Serviva una reazione, e reazione è stata: Roberto Donadoni non ha steccato l'esordio alla guida del Bologna, capace di stendere con merito l'Atalanta, per tre a zero, dominando sul profilo tattico i più quotati ospiti. Tante note liete in casa felsinea, a partire da Destro, che ha rotto, finalmente, il ghiaccio con il gol, autore della seconda marcatura della partita. Apre le danze Giaccherini, mentre Brienza, con il suo capolavoro balistico, fa calare il sipario.
All’esordio, Donadoni non smuove le acque dal punto di vista tattico: confermato il 4-3-3 utilizzato da Rossi contro l’Inter al turno infrasettimanale, lanciando, però, il recuperato Mirante tra i pali, al posto di Angelo da Costa. Davanti al numero uno, tandem centrale, composto da Rossettini e Gastaldello, sulla fascia sinistra il sorprendente Adam Masina, mentre l’out opposto è di competenza di Ferrari. Diawara interno di centrocampo, con Donsah e Taider ai lati, in attacco, confermato Destro come punta del tridente, affiancato da Giaccherini e Mournier, in qualità di esterni.
Edi Reja propone una formazione speculare a quella dei felsinei, un 4-3-3 con Denis al vertice dell’attacco, supportato da Gómez e D’Alessandro, Pinilla parte dalla panchina. Mediana a tre con De Roon, Carmona e Kurtic, mentre al centro della difesa, partono titolari Paletta e Stendardo, con Masiello e Bellini terzini, davanti al solito Sportiello a proteggere la porta degli orobici.
Guida dà il via alle danze: i rossoblù trovano subito un’occasione, dopo centottanta secondi, con Giaccherini, che sporca i guanti di Sportiello. Cinque minuti dopo, Destro, ancora a secco di gol, ci prova, senza però mettere in difficoltà il portiere avversario. L’Atalanta non si nasconde e dopo dieci minuti dal fischio d’inizio, sfiora il vantaggio, con Papu Gómez, che sfiora la traversa di testa. I felsinei rispondono con Masina e Taider, che, però, non riescono a sbloccare il risultato. Alla mezz’ora, dopo aver guidato dal punto di vista tattico-territoriale, i padroni di casa abbassano i ritmi, favorendo il gioco ospite. Nonostante un’Atalanta più propositiva negli ultimi quindici minuti, il primo tempo finisce con uno zero a zero.
Di ritorno dagli spogliatoi, Donadoni muta la pelle al suo Bologna, passando al 3-4-3, con l’ingresso di Maietta al posto di Ferrari. Con il nuovo modulo, i padroni di casa appaiono più aggressivi e più presenti in zona gol: se Rossettini sfiora il gol, Giaccherini non sbaglia. Vantaggio del Bologna al 51’, follia di Toloi, che regala un passaggio velenosissimo a Giaccherini, che ringrazia e insacca alle spalle di un incolpevole Sportiello. Reja getta Pinilla nella mischia, ma sono i felsinei a trovare il raddoppio, questa volta con Mattia Destro, che, finalmente, può urlare davanti al proprio pubblico, prima rete per lui con la divisa rossoblu: Masina protegge egregiamente il pallone, dribblando la retroguardia ospite, serve Destro, che dal limite toglie le ragnatele sul sette, con una bordata di potenza. La Dea è ferita, ma resiste ancora, prima di capitolare, di fronte al capolavoro di Brienza, che vale il 3-0 del Bologna, al minuto 85’. Guida dà il via ai titoli di coda con il triplice fischio, i padroni di casa trovano il terzo urrà di questa stagione, ma questa volta con merito.
I rossoblù sono ancora in zona retrocessione, ma vedono il Frosinone ad un punto di distanza, rispettivamente a nove e dieci punti, mentre gli orobici, in piena corsa per un posto per l'Europa, dovranno sperare in un passo falso del Milan e Sampdoria, per mantenere salda la settima posizione, con diciassette punti all'attivo. Il Bologna, domenica prossima, dovrà cercare la vittoria a Verona, al cospetto di un disastrato Hellas, per cercare di uscire dalla zona calda della classifica, mentre l'Atalanta si appresta alla preparazione, in vista dello scontro contro il Milan.