La prima di Donadoni. Il tecnico siede sulla panchina, rovente, del Bologna, rileva Delio Rossi e prepara il progetto salvezza. Poche ore, qualche sessione d'allenamento, per stemperare tensione e pressioni. Difficile incidere a livello tecnico, importante toccare corde emozionali. La classifica, deficitaria, condanna, al momento, i rossoblù. Sei punti - frutto di due vittorie e otto battute d'arresto - quattro meno del Frosinone, uno in più di Verona e Carpi. Con l'Hellas, nella prossima tornata, incrocio pericoloso. Occorre però raccogliere i cocci e affrontare l'Atalanta con impeto, per fornire una risposta alla decisione societaria. Scossa in panchina che deve rimbalzare in campo.
Aria diversa a Bergamo. Reja, maestro di periferia, ha in mano la squadra, ne estrae il meglio, sfruttando il fortino dell'Atleti Azzurri d'Italia. Gomez rimonta Biglia, 2-1 alla Lazio e posizione numero sette in classifica, con la zona Europa a un passo. Profilo basso, gli obiettivi sono ben altri, ma a Bergamo si sogna in grande. Al Dall'Ara, l'Atalanta insegue il successo in trasferta, dopo due fermate consecutive.
Donadoni non stravolge il Bologna. Niente passaggio a tre dietro, conferma del 4 - 3 -3 "apprezzato" con Rossi. Destro, fuori con l'Inter, torna al centro dell'attacco, ai suoi lati la qualità di Mounier e Giaccherini. Diawara è il perno di mezzo, Donsah è della partita e si pone sul centro-destra, Rizzo sul centro-sinistra. Conferma per il blocco di difesa. Senza Oikonomou, fuori per circa un mese, Gastaldello e Rossettini coppia centrale, con Ferrari e Masina sull'esterno.
Modulo speculare per l'Atalanta, ma Reja deve risolvere qualche dubbio di formazione. Davanti a Sportiello, Masiello, Stendardo, Paletta e Bellini. Cigarini insidia Kurtic in mediana, con De Roon schermo a protezione della retroguardia e Carmona mezzala di destra. Ballottaggi in essere ai lati di German Denis. Gomez e Raimondi un passo avanti, in corsa Maxi Moralez e D'Alessandro.