La Serie A è pronta a tornare. Dopo il turno infrasettimanale, il campionato torna a disputarsi nel weekend e l'Inter, dopo due partite fuori casa, torna a solcare il campo di San Siro dove dovrà vedersela con la capolista Roma per una sfida tra teste di serie dal sapore retrò.

Era infatti dal 2010 che Inter e Roma non si affrontavano al vertice, da quando le due squadre dettavano legge in Serie A. Ora però, rispetto a 5 anni fa, ad essere davanti sono i giallorossi di Garcia, sicuramente la squadra più in forma del campionato, mentre i neroazzzurri occupano la seconda posizione con Napoli e Fiorentina.

Il match quindi è di grandissima importanza, soprattutto per l'Inter che ha bisogno di tornare a vincere con le grandi, fino ad ora infatti ha battuto solo il Milan prima del pareggio con la Juve e della pesante sconfitta con la Fiorentina. Il percorso è lungo, ma restare saldi in classifica permetterebbere di continuare a lavorare con maggiore tranquillità e, giocando di sabato, metterebbe pressione anche alle rivali.

MANCINI- La squadra arriva all'incontro con 4 punti guadagnati in due giornate, senza Felipe Melo, con un Icardi ritrovato e con pochi dubbi di formazione. Il tecnico si è così espresso, infatti, in conferenza: "Abbiamo chiaro tutto, l'unico dubbio è tra Samir e Berni, anche perché Carrizo è infortunato. Vedremo poi in allenamento".

FORMAZIONE- Al di là delle battute, i dubbi del mister restano comunque molto pochi: a destra Santon è nettamente favorito su Nagatomo, a centrocampo invece a giocarsi un posto sono Guarin e Kondogbia, con il colombiano leggermente in vantaggio; infine davanti insieme a Icardi e Perisic torna Jovetic, uno dei pochi uomini in grado di cambiare le sorti della partita in casa neroazzurra, con Biabiany e Ljajic pronti a subentrare in caso ce ne fosse bisogno.

PRECEDENTI- L'ultimo match è risultato a favore dell'Inter, uscita con i tre punti nella sfida di San Siro grazie al 2-1 (Hernanes, Nainggolan e Icardi); l'ultima vittoria della Roma risale alla stagione 2013/2014 dove Totti e Florenzi affondarono i neroazzurri, il risultato più scontato però, negli ultimi anni, resta il pareggio. Anche questa volta l'esito sembra incerto: la miglior difesa del torneo, la squadra di Mancini, con solo 7 gol subiti, affronta il miglior attacco, 25 le reti segnate; sulla carta sembra avere qualcosa in più la squadra di Garcia, capace di vincere tutti gli scontri diretti di questa prima parte di campionato; le partite vanno però giocate e sul campo, si sa, tutto può succedere.

Tutto è pronto quindi per "una sfida da paura", slogan scelto per presentare la partita e apprezzato anche dallo stesso Mancini: "Sì, è sabato sera, è Halloween e la gente verrà. Se lo stadio sarà come nel derby o contro la Juve sarà straordinario". L'Inter fino ad ora, nonostante qualche passo falso e i lavori ancora in corso, ha commesso un solo grave errore, domani ci si aspetta quindi che risponda presente, da subito, e che dimostri di meritare la posizione in classifica.