Sono in tanti a parlare oggi, vigilia del big match tra Inter e Roma, partita mai banale, tra due squadre capaci di darsi battaglia a lungo, e finalmente tornata ai livelli di qualche anno fa. 

Tra le tante voci spicca quella del serbo Adem Ljajic che, al Corriere dello Sport, ha rilasciato importanti dichiarazioni. 

L'attaccante, arrivato in estata all'Inter, è stato un giocaotre proprio della Roma, tra alti e bassi, fino a quando il sovraffollamento in attacco non l'ha portato ad accettare una nuova sfida. Sono stati anni difficili, anche perchè ha raccolto meno di quanto sperava, vietato però avere rimpianti: "Siamo andati vicini a vincere, ma non ci siamo riusciti. Avevamo un’ottima squadra e siamo arrivati due volte secondi perché la Juventus era devastante, più forte di tutti". 

Quest'anno però i giallorossi sembrano finalmente volare:  "Sicuramente è un’ottima squadra, con tanta qualità e giocatori che possono fare la differenza in qualsiasi momento. Loro sono forti, ma noi non siamo da meno. Vogliamo batterli. Chi toglierei ai giallorossi? Pjanic, un vero fuoriclasse e un grande amico". 

Ora, però, il presente di Ljajic parla neroazzurro, dove sta piano piano iniziando a ritagliarsi spazi: "Sono arrivato non al top e in nazionale ho avuto un fastidio muscolare. A Bologna ho avuto la possibilità di giocare e ho dato tutto". 

A Milano, il serbo ha ritrovato un grande compagno d'attacco, il montenegrino Jovetic: "Stevan è stato mio compagno a Firenze tre anni e mezzo ed è uno dei leader di questa squadra. Ha una testa da vero professionista e pensa sempre a come può migliorare. Ho tanto da imparare da lui. Spero che un giorno avremo spazio insieme, che ci divertiremo e che faremo divertire i tifosi dell’Inter". 

Parlando invece di futuro, Ljajic spiega: "Non penso tanto al futuro. Sono qua perché mi volevano Mancini e l’Inter, una delle squadre più forti al mondo. Al termine del campionato vedremo quello che succederà". 

E proprio del rapporto con Mancini, il serbo dice: "É stato un campione e da noi attaccanti si aspetta che facciamo la differenza come faceva lui. Spero di accontentarlo". 

Spazio poi ad alcune domande a random su Delio Rossi: "Dopo quello che è successo (riferimento ai fatti di Firenze, ndr) non l’ho più visto né sentito"; la crisi juventina: "Non me l'aspettavo, ma la Juve è sempre la Juve, anche se ha perso campioni che facevano la differenza", ed il club che lo ha maggiormente impressionato: "Non mi aspettavo che la Fiorentina giocasse così bene". 

Per finire, Ljaljic si congeda con una battuta riguardo i gol che desidera segnare da qui a giugno: "Io voglio essere utile alla squadra. Con le reti o con gli assist per me è lo stesso"