Pioli ha parlato in conferenza stampa prima della gara che vedrà i biancocelesti sfidare l'Atalanta dell'ex Edy Reja a Bergamo. I neroazzurri saranno un ostacolo da affrontare con le dovute precauzioni. In casa hanno costruito la maggior parte dei punti conquistati, hanno segnato otto degli undici gol totali, andando a segno sempre almeno una volta. Tutte statistiche che devono far riflettere Pioli, soddisfatto sì della prestazione contro il Torino, ma già con la testa al match di mercoledì.
Queste sono partite che possono aumentare la consapevolezza, una vittoria in trasferta, poi, avrebbe un significato diverso per Pioli, che lavora per migliorare fuori dalle mura amiche, "le ultime prestazioni in trasferta non hanno niente a che fare con le altre partite fuori casa. Abbiamo perso per episodi. Vogliamo provare noi a fare la partita e a comandare il gioco. Così possiamo vincere anche domani sera". La Lazio, storicamente, ha sempre sofferto in casa dell'Atalanta, Pioli non ha intenzione di sottovalutare la sfida, "tutte le vittorie possono rappresentare una svolta. Ma mancano ancora tante partite, certo la gara di domani ci dà una grande opportunità. Sappiamo che sarà difficile, sarà un'Atalanta ostica, aggressiva, ma sappiamo cosa fare. Ma non bisogna esagerare sull'importanza del match di domani". Che partita si aspetta il tecino laziale da parte dei bergamaschi? "L'Atalanta cercherà di soffocare il nostro possesso palla, loro sono molto pericolosi sulle palle inattive, sono bravissimi sugli esterni con Moralez e Gomez. Gli attaccanti sono bravi nel gioco aereo, ma noi dobbiamo fare la nostra partita con il giusto atteggiamento e cercare di vincere tanti contrasti. Affrontiamo la partita con grande convizione. Non credo che sia una squadra che giocherà per la salvezza, è stata ben costruita ed è ben allenata".
In trasferta, la Lazio ha collezionato tre sconfitte e una vittoria in campionato. Un dato che al netto delle prestazioni casalinghe fa riflettere. Come giustifica Pioli questa tendenza della sua squadra? "Non è così semplice spiegare questi numeri, senza nulla togliere ai tifosi, di cui sottolineo sempre l'importanza, in campo si scende sempre undici contro undici. Noi sappiamo che anche fuori casa siamo fatti per attaccare, nelle precedenti trasferte è mancato l'atteggiamento. Forse ci è mancata anche serenità. Adesso c'è più attenzione e consapevolezza delle nostre qualità. Così possiamo dire la nostra".
Poi l'attenzione si sposta alle condizioni dei suoi giocatori. Pioli in difesa ha quasi i giocatori contati, su De Vrij dice "credo che oggi stia facendo altre visite. Sto aspettando anche io la decisione, spero sia la migliore per lui", ma tra ieri pomeriggio e questa mattina è suonato l'allarme anche per Mauricio e Lulic, "l'ultima rifinitura mi darà le risposte, domani mattina proveremo, spero di avere tutti a disposizione. Poi farò le mie scelte". Radu, invece, che non era stato convocato col Torino per un attacco febbrile, "ha recuperato, non ha più la febbre. Sta abbastanza bene, chiaramente non è in ottima forma. Viene da quattro giorni di stop". Dove la Lazio sembra aver recuperato tutti gli effettivi è in attacco, con Matri, Klose e Djordjevic a giocarsi un posto, "sono soddisfatto di avere tre giocatori così forti, le gerarchie sono sempre momentanee. La condizione non può essere sempre massimale, quindi devo scegliere chi sta meglio. Sto anche pensando magari in futuro di giocare con i due attaccanti, credo sia possibile anche per le loro caratteristiche. Ma è un discorso che si potrà fare quando staranno tutti bene".
Una Lazio al secondo posto, a meno due dalla vetta, dove può migliorare? Risponde Pioli: "possiamo migliorare tanto, stiamo facendo bene. Possiamo fare meglio nella compattezza dei 90 minuti, solo mantenendo certe distanze possiamo fare il calcio che vogliamo. Non si smette mai di crescere, in ogni partita prendiamo gli spunti necessari per progredire. Abbiamo una miscela giusta, i giocatori esperti sono degli esempi fantastici. Ci sono i giovani che devono avere la voglia di crescere. I miglioramenti cresceranno insieme ai risultati perché portano sempre entusiasmo".