Stefano Pioli si trova in piena emergenza, fare le giuste scelte e alimentare le motivazioni dei giocatori è necessario affinchè la squadra, mancante di giocatori preziosi, non perda la frizzantezza proposta nelle ultime gare. In 24 ore i biancocelesti hanno perso due pilastri del centrocampo, Lucas Biglia e Marco Parolo, proprio quelli che, nell'idea calcistica di Pioli, sarebbero gli intoccabili nel suo centrocampo, ora costretto ad essere ridimensionato. Buone notizie a Formello proprio non ne arrivano: se i due centrocampisti laziali torneranno tra circa un mese, Stefan De Vrij ne avrà per altre 3-4 settimane, con l'ipotetico aggravante di altri 4-5 mesi di stop. Il difensore olandese sarebbe dovuto tornare in gruppo due giorni fa, ma la sua situazione non è per nulla migliorata, alchè i medici della Lazio avrebbero pensato all'operazione, soluzione già proposta a De Vrij ad inizio settembre ma che l'olandese rifiutò, voglioso di tornare in campo. Ora però lo stopper biancoceleste rischia un lungo stop: lo staff medico della Lazio, per guarire la cartilagine del ginocchio, ha optato per la cura con dei fattori di crescita e delle infiltrazioni, ma questo sistema non garantisce la guarigione, quindi De Vrij e la Lazio aspettano, con ansia. Se la cura non dovesse migliorare il ginocchio, sarà necesario un intervento in artroscopia.

Pioli deve fare di necessità virtù. L'allenatore emiliano aspetta il rientro di Klose e di Braafheid, mentre anche per Djordjevic il recupero dalla lesione sarà di circa un mese. Quindi con il solo Matri in attacco, con i soli Cataldi e Onazi centrocampisti di ruolo a disposizione, Pioli è costretto a modificare i suoi 11 di partenza.

Proviamo ad entrare nella testa dell'allenatore, alla luce delle sue scelte durante la stagione, considerando anche i momenti di forma dei giocatori e i vari ballottaggi. Quindi: quale Lazio scenderà in campo contro il Sassuolo? Mai come in quest'occasione i dubbi attanaglieranno Pioli, che dovrà anche considerare l'appuntamento di giovedì prossimo di Europa League, in cui i suoi giocatori saranno impegnati col Rosenborg all'Olimpico.

IPOTESI 1
Senza Biglia, Pioli ha quasi sempre optato per il 4-2-3-1, perchè col doppio mediano la squadra riesce ad avere più appoggi e più costruzione rispetto ad un 4-3-3 senza un vero e proprio regista centrale. Chi manca veramente alla Lazio, infatti, è un vice Biglia. Cataldi ha dimostrato di non avere ancora la personalità e la caratura tecnica per interpretare un ruolo così delicato, quindi, a meno che il Cataldi visto con l'Under 21 abbia fatto ripensare Pioli, col Sassuolo vedremo un 4-2-3-1. Da scartare l'ipotesi del 3-4-3, che i biancocelesti avevano adottato in Supercoppa e in parte contro il Bayer Leverkusen, perchè la difesa con tre uomini senza De Vrij sarebbe un suicidio tattico. A parte Gentiletti, tra l'altro ancora indietro di condizione, nessuno degli altri centrali laziali è bravo a portare palla; inoltre l'assetto troppo schiacciato in fase difensiva a discapito della qualità a centrocampo, che in fase difensiva avrebbe solo due mediani, non ha soddisfatto Pioli, che giustamente ha messo da parte quest'ipotesi, a favore del 4-3-3 o del 4-2-3-1.

Col rientro di Basta e il successo da terzino (ritorno alle origini) di Lulic, la difesa a quattro è pressochè schierata. Mauricio e Gentiletti centrali, con Hoedt pronto a scalare posizioni (solo la rifinitura potrà sciogliere questi dubbi), ai loro fianchi correranno Basta e Lulic, sempre che il bosniaco non venga avanzato a centrocampo, ma vedremo questi'ipotesi più avanti. I due centrocampisti davanti alla difesa, ipotizziamo, saranno Cataldi e Onazi, perchè sono gli unici disponibili in quel ruolo. Milinkovic , davanti alla difesa, Pioli non l'ha mai schierato, ma avrebbe le caratteristiche tecniche e fisiche per ricoprire quella posizione. Il trio davanti all'unica punta sarebbe Felipe Anderson, Milinkovic e Candreva. Sicuramente un Keita in queste condizioni non passerà inosservato a Pioli, ma un allenatore di solito non ragiona solamente sugli 11 che manda in campo, quindi lo spagnolo dovrebbe subentrare a partita in corso. Kishna rimane un gradino sotto questi quattro, ma l'olandese piace molto a Pioli. L'88 laziale è molto pericoloso con i suoi cross da calcio d'angolo e da punizione, ma col ritorno di Candreva una maglia da titolare sarà dura trovarla per lui.

IPOTESI 2
Se Pioli volesse insistere su una precisa identità, sul 4-3-3 che col tempo si è dimostrato abito a misura per la sua Lazio, potrebbe vagliare quest'ipotesi, anche senza Biglia e Parolo. Sarebbe un centrocampo meno oliato, con dei meccanismi meno automatici. Cataldi al centro, a sinistra Onazi, a destra Milinkovic. Il serbo ha fatto la mezz'ala, sia nel Genk che nella sua nazionale Under 21, ma sinora Pioli l'ha schierato solo da trequartista. Invece Mauri, che dopo non essersi allenato per dei problemi alla schiena ha ripreso a stare in gruppo, non parte favorito per una maglia da titolare; nemmeno Morrison, finora fuori dai piani tattici di mister Pioli. Questo pomeriggio a Formello si è visto Mauri agire addirittura da regista. Pioli si è spesso affidato alla sua intelligenza tattica, ma il regista Mauri non l'ha mai fatto e un suo utilizzo in quella posizione sarebbe sorprendente. Il dilemma forse più grande, schierando questo modulo, riguarderebbe la scelta del terzino sinistro: Radu non ha convinto in quest'inizio stagionale, Lulic si. Ma il duttile bosniaco ha giocato anche da mezz'ala, quindi si potrebbe aprire un ballottaggio con uno tra Onazi e Milinkovic per quel ruolo, con Radu che riceverebbe una maglia tra gli undici titolari. I tre uomini offensivi rimarrebbero inalterati: Anderson-Matri-Candreva, con Keita pronto a subentrare. Non è da escludere l'ipotesi che vedrebbe il classe 95 scendere in campo al posto di Felipe Anderson, tanto forte quanto discontinuo.


IPOTESI 3
L'ultima ipotesi è una variante della prima: sempre 4-2-3-1 ma con interpreti diversi. La difesa a 4 rimarrebbe inalterata, con Lulic confermato a sinistra, mentre l'inserimento negli 11 titolari di Stefano Mauri trequartista taglierebbe fuori uno tra Cataldi e Onazi in mediana, considerando che, in assenza di Biglia e Parolo, Pioli non rinuncerebbe alla qualità di Milinkovic. Il serbo davanti alla difesa potrebbe essere una soluzione intrigante: fisico e qualità al fianco di Cataldi, supportato anche in fase di costruzione.