Con la ripresa a pieno ritmo delle sedute d'allenamento, si delinea l'undici per la sfida del week-end. Jovetic sprinta, forzando insieme ai compagni, segno tangibile di una ripresa a tutti gli effetti. L'Inter riparte dalla qualità del montenegrino, in una linea offensiva completata da Icardi e Perisic. Il croato spinge la sua rappresentativa nazionale al secondo posto del gruppo H. Un gol nella prima frazione di gioco basta per superare Malta e evitare il lastricato percorso dei play-off.
Composto il comparto offensivo, Mancini fa un passo indietro. Per supportare i tenori, cerniera protettiva di enorme fisicità. L'impressione è che il tecnico intenda seguire il collaudato 4-3-1-2, concedendo solo a Perisic qualche licenza sull'esterno. Gary Medel alza il baricentro, abbandona la difesa per recuperare la naturale posizione in mezzo al campo. Il cileno affianca Melo e uno tra Kondogbia e Guarin. Il transalpino, senza il macigno della spedizione con la nazionale, può godere di un vantaggio in termini di freschezza, ma difficilmente il Mancio rinuncia al colombiano in gare di questa portata.
In difesa, Miranda rientra dalla squalifica e si accomoda al fianco di Murillo, ricomponendo la coppia titolare "annunciata" nelle prime uscite stagionali. A destra Santon, a sinistra vive l'unico ballottaggio. Telles, utilizzato nelle recenti apparizioni, contribuisce alla manovra offensiva con grande continuità, ma latita, talvolta, in copertura. Preferibile, in una gara a scacchi, ricorrere in quella posizione a Juan Jesus, più attento a proteggere la retroguardia e meno portato all'inserimento. Proprio in questa porzione - data la presenza sul fronte opposto di Cuadrado - può decidersi una fetta del derby d'Italia.
Domani, con il rientro degli ultimi effettivi, maggiori certezze. Alle porte della partitissima, Mancini si affida ai pretoriani, gente abituata a mettere sudore e gamba, non è sfida di fioretto, non può esserlo Inter - Juve.