Storie di capitani. Di uno in particolare, ovvero la nuova generazione che avanza. Mauro Icardi, 22 anni, scelto da Roberto Mancini come capitano della nuova Inter che sta plasmando, sta prendendo la mira in vista di domenica sera. Ore 20.45 stadio Giuseppe Meaazza di Milano, va in scena il derby d'Italia, e Maurito vuole far parte dei protagonisti.
E come dargli torto? Le statische parlano di 6 gol in 5 match contro la Vecchia Signora, non tutti in maglia neroazzurra, ma questo non importa. Fiuto del gol elevato, cattiveria sotto porta, freddezza, queste le sue doti. Anche se a volte può sembrare un po' svogliato, in realtà s'impegna cercando d'aiutare i compagni, ed in questa stagione si sta notando la sua evoluzione a uomo squadra, dedito al sacrificio. Ma ritorniamo sui nostri passi. Le statische registrano i primi due gol di Maurito alla Juventus nella stagione 2012-2013 nel girone d'andata, doppietta che gela lo Juventus Stadium e mette k.o. la capolista. Stessa storia al ritorno, dove la Sampdoria s'impone per 3-2 con un gol del solito Maurito (19 anni all'epoca). E sono 3.
Poi Mauro passa nell'estate 2013 all'Inter per una cifra intorno ai 12 milioni (arrivato alla Sampdoria nel 2011 per 200 mila euro dalle giovanili del Barcellona), ma la sua vena realizzativa contro la Vecchia Signora non si placa. Terza giornata di Serie A (14 settembre), Ricky Alvarez mette un pallone filtrante per Maurito che davanti a Buffon non sbaglia. E si sale a quota 4 gol in 3 partite. Al ritorno Mazzarri non lo schiera. Stagione successiva ed altre due reti per l'argentino. La prima all'andata allo Stadium, che pareggia il gol di Tevez e la seconda al ritorno, in casa a San Siro, che porta momentanemente al pareggio (la partità finisce 1-2, vedendo vincitori i bianconeri).
La storia ricomincia, il primo scontro con la Juventus è alle porte, Maurito è pronto ad essere letale? Domenica sera la risposta, intanto lui prepara gli scarpini nuovi, per far esplondere la bolgia di San Siro...