Che gli incontri con in palio un ciuffo d'erba non garbassero più di tanto all'Inter lo si era capito quando i nerazzurri che in estate le avevano prese da mezzo mondo si sono poi riscattati con 5 vittorie su 5 nelle prime giornate di Serie A. La musica non è cambiata nel pomeriggio, quando l'Inter ha incontrato il Chiasso, nella più classica delle amichevoli infrasettimanali d'inverno. La squadra terza in classifica nella seconda serie svizzera ha sconfitto un'Inter ancora una volta sperimentale con il risultato di 3-1.
Mancini non ha badato a spese ed ha confermato come quella della difesa a 3 sia una fiamma sempre viva nel suo playbook mentale. Così come contro il Lecco dal 1° si parte con la tre, di cui fa - come allora - parte D'Ambrosio (mezzo-destro). A chiudere il terzetto il Primavera Popa e Juan Jesus. Centrocampo a 5 con Telles e Biabiany esterni, i giovani Tchaoulé e De Micheli mezzali a protezione di Felipe Melo. Davanti Delgado con Maurito Icardi.
Protagonista assoluto del primo tempo l'ala sinistra del 4-3-3 del Chiasso, Melazzi (meteora ex Genoa, due presenze all'attivo). L'uruguayano va a muso duro con Juan Jesus al 5°, con il brasiliano non felice del trattamento dell'avversario. Al 26° sempre lui si prende la scena con l'1-0 su assist di Ciarrocchi e poco dopo verrà steso da Juan Jesus, sempre pronto quando si tratta di vendette. Dopo 40 minuti rivedibili Mancini ordina il ritorno alla difesa a 4, con Telles che si abbassa a sinistra, D'Ambrosio sempre a destra e Popa-JJ in mezzo. Nella seconda frazione dentro Dodò a sinistra (per Telles), Gyamfi per Popa, Baldini per De Micheli (un'ala per un centrocampista, si passa al 4-2-3-1) ed infine Berni per Carrizo.
Si fa vedere Delgado, vivo, ed al 52° arriva il pareggio di Maurito Icardi di destro all'angolino molto preciso. Maurito va vicino al raddoppio prima di lasciar il posto a Rapaic, figlio d'arte. In campo anche il '98 Antonini Lui per Felipe Melo ed un'Inter indebolita di molto molla l'osso. Al 62° ed al 76° arrivano 2-1 e 3-1 del Chiasso con doppia di Hassel, su gentile concessione di Berni che prima lo lancia in autostrada e poi si fa beffare sul suo palo in regime di calcio piazzato. L'Inter si farà pericolosa con Rapaic prima di chiudere la gara sul 3-1.
Abbiamo imparato a non giudicare questa squadra dai risultati delle amichevoli, cosa buona e giusta. Cosa ci resta di questa amichevole, quindi? Gli esordi dei giovanissimi, senz'altro (hanno calcato il terreno di gioco anche Zonta, Sobacchi e Della Giovanna, capitano della Primavera). il ritorno con i grandi di Dodò (che nello scorso week-end aveva giocato con la Primavera) e la sicurezza che quello della difesa a tre è un palazzo in costruzione sul quale Mancini vuole ancora lavorare.