Ripartire in fretta e furia, per non chiudere la parentesi che precede la sosta per le rappresentative nazionali con eccessivi dubbi. L'Inter si prepara per la gara domenicale, sul campo della Sampdoria, e insegue vecchie certezze, scalfite dalla debacle interna con la Fiorentina. Il primo passo falso della stagione, anticipato dalla zoppicante affermazione con il Verona, induce Mancini a rivedere alcune scelte.
Il tecnico chiama in causa Andrea Ranocchia, per la prima volta. Il centrale azzurro ritrova il campo, stante l'assenza per squalifica di Miranda e lo spostamento in mediana di Medel. Con Ranocchia, il rientrante Murillo. Avvicendamento anche sulla corsia mancina, dove Juan Jesus sgomita per respingere il giovane Telles. La ferita al piede è ricordo passato e Juan è profilo perfetto per limitare le scorribande degli avanti di Zenga. Santon completa il pacchetto, questa volta da esterno, nella sua naturale posizione, non da centrale in una retroguardia a tre.
Il passaggio di Medel a centrocampo, in sostanza nella stessa posizione occupata per l'intera scorsa stagione, spinge Guarin in panchina. Melo si adatta al ruolo di mezzala, già interpretato in passato, Kondogbia occupa la porzione mancina della mediana. Il francese, respinto dalla Francia, è in cerca d'identità, l'Inter attende, in tempi brevi, un deciso passo avanti, in termini di qualità e personalità.
Senza Jovetic, problema muscolare, seconda occasione per Ljajic. Mancini pone il serbo sulla trequarti, con Perisic al fianco di Icardi. La duttilità del croato offre un'Inter camaleontica, con l'ex Wolfsburg pronto ad avvicinarsi a Ljajic, come ad allargarsi in fascia, modellando il modulo dal 4-3-1-2 al 4-3-3.
Pochi dubbi per Zenga. La Sampdoria, reduce dalla battuta d'arresto di Bergamo, medita lo sgarbo e studia i punti deboli dell'Inter. Il tecnico, che ben conosce Mancini, si affida a un pacchetto offensivo di primo piano. Eder e Muriel portano in dote rapidità e tecnica sopraffina, boccone amaro per Ranocchia e Murillo. La partita della Samp passa da qui e da un'attenta fase di copertura. In mediana, Fernando guida il terzetto completato da Barreto e Soriano. Tocca a quest'ultimo supportare l'azione dei tenori d'attacco, con il brasiliano dedito invece alla fase di interdizione.
Pereira e Mesbah esterni di difesa, al centro Zukanovic, con Moisander o Regini. Fuori Cassani, Coda, Silvestre, De Silvestri e Christodoulopoulos.