Nel segno della conservazione. Le voci di un possibile "ribaltone" nel mezzo si spengono con l'avvicinarsi della partita. Roberto Mancini conferma il terzetto guidato da Felipe Melo e rinuncia, ancora una volta, a Brozovic. Spazio quindi a Guarin e Kondogbia, scudieri dell'esperto brasiliano.

Il ritorno di Jovetic garantisce qualità nella zona d'attacco, con il montenegrino pronto ad appoggiare Icardi e ad aiutare lo sviluppo del gioco un passo indietro. A completare il quadro, la duttilità di Perisic, uomo ombra dell'Inter attuale, elemento d'equilibrio a cui il tecnico non rinuncia.

Qualche domanda in più nel settore di difesa. La linea composta da Santon - Miranda - Medel - Telles soddisfa e si conferma affidabile, ma dalle retrovie riemergono Murillo e Juan. I due, reduci da fastidi fisici, sono prossimi alla miglior condizione. Ad avere maggiori opportunità è il brasiliano, soprattutto in una partita delicata come quella di domenica sera al cospetto della Fiorentina. Difficile invece ipotizzare l'esclusione di Medel, Mancini non vuol correre rischi e punta a recuperare Murillo evitando ricadute fastidiose.

P.Sousa non svela le idee della vigilia. La Fiorentina si presenta a Milano forte del successo sul Bologna e studia lo sgambetto alla prima della classe. Novità a centrocampo, con Borja Valero che alza il baricentro, posizionandosi alle spalle di Kalinic. Lo spagnolo è un rifinitore perfetto e può oscillare tra mediana e attacco. Al fianco di Borja, Bernardeschi. L'alternativa al talento dell'Under è l'ex Palermo Ilicic. P.Sousa porta in panchina Rossi e Babacar, profili da lanciare a partita in corso.

Cerniera di mezzo formata da Vecino e Badelj, con Alonso e Blaszczykowski sulle corsie. Assente, per infortunio, Pasqual. Davanti a Tatarusanu, G.Rodriguez, Roncaglia e Astori. Permane un ballottaggio tra quest'ultimo e Tomovic.