"Sì, il rischio che Kovacic faccia molto bene altrove, come Pirlo e Coutinho, c'è". Nel giorno della presentazione del croato al Real Madrid, da Giacarta risuonano le parole di Erick Thohir. "Abbiamo dovuto vendere Kovacic per le regole del fair play finanziario, accordo che abbiamo stipulato anche noi". Non solo Kovacic, ma anche Shaqiri ha salutato in questa sessione Appiano Gentile. In questo caso, però, la motivazione non è solo economica: "Anche la sua partenza è stata necessaria per riequilibrare il bilancio. In più, non era più utile alle strategie del nostro allenatore".
A detta del Presidente, comunque le uscite non sono ancora finite: "Quest'anno possiamo inserire in rosa solo 25 giocatori, 21 quando giocheremo in Europa. A centrocampo siamo ancora in sei, in difesa ci sono sei centrali e sei terzini, e infatti tre giocatori ci saluteranno". In attacco però, conferma Thohir, qualcosa si farà, perché quattro giocatori sono obiettivamente troppo pochi. Perisic è un nome caldo, il rinforzo giusto potrà essere lui, "ma in ogni caso sarà un giocatore funzionale alle esigenze della squadra e non un mio capriccio". Di giocatori funzionali, del resto ne sono arrivati molti. Murillo, Miranda, Kondogbia e Jovetic sono, a detta di Thohir, ottimi giocatori. "Anche i giovani potranno dare il loro contributo. Come Gnoukouri, che ci ha aiutato molto in questo precampionato. Lui per me è un orgoglio, ha dimostrato che i giovani possono davvero dare una mano alla squadra".
Precampionato che, però, si è rivelato tutt'altro che convincente, dal punto di vista del gioco e dei risultati. Il Presidente nerazzurro, però, si muove sulla stessa linea d'onda di Mancini: "Forse molti non saranno soddisfatti dei risultati delle ultime partite, ma quello che conta è il campionato. Sono sicuro che il nostro allenatore ci riporterà in Champions. Lui è stato il nostro miglior acquisto, anche in virtù del suo passato pieno di successi. Così possiamo tornare ai vertici".