Il preliminare di Champions League, come ogni anno, arriva puntuale verso la fine del mese di agosto e segna, nel bene o nel male, la stagione della squadra che, al termine delle due sfide di andata e ritorno, accede ai gironi della manifestazione o viene retrocessa in Europa League. La prima spada di Damocle della stagione pende sulle teste delle squadre presenti e condiziona la prima parte della stagione delle protagoniste. Non è soltanto una sfida meramente economica, che vale sì circa 40 milioni ed un bottino non indifferente, ma è un confronto che racchiude in sè ansie, gioie, sacrifici di una stagione intera (la precedente), esaltandone lo spirito qualora si passi il turno, devastandone corpo e la mente nel caso contrario.

Lazio e Bayer Leverkusen si affronteranno questa sera allo stadio Olimpico di Roma per la gara d'andata dell'ultimo turno preliminare, che consegna il pass definitivo per i gironi della Champions League. Tradizione ed esperienza, unite agli ultimi risultati poco felici della Lazio di Stefano Pioli, sembrerebbero indirizzare la contesa verso la bandiera teutonica delle Aspirine, ma la carica emotiva dei 40 mila dello stadio capitolino e la voglia di riscatto dopo la sconfitta in Supercoppa Italiana di Shanghai contro la Juventus potrebbero recitare un ruolo fondamentale per i laziali, facendone scattare la molla dell'orgoglio.

La valenza, in ottica doppio confronto, della gara d'andata è indiscutibile. Iniziare col piede giusto, magari confezionando una vittoria sarebbe un buon viatico per la squadra laziale in vista del ritorno. Abbiamo visto molte volte, ultima in ordine cronologico l'esperienza dello scorso anno del Napoli contro il Bilbao, quanto la gara d'andata, giocata in casa, possa incidere sulla qualificazione finale. Mente e corpo dovranno essere un unicum per 180 minuti, ma nei primi 90 la Lazio può e deve riuscire a sfruttare il fattore Olimpico, che dovrà spingere la squadra ad un'impresa.

Come arrivano le squadre al match

Un inizio di stagione da dimenticare per l'Aquila biancoceleste. Tra mercato e vicissitudini di spogliatoio, con la questione capitano ancora apparentemente irrisolta che ha lasciato degli strascichi tra i protagonisti, ci sono ancora troppi ingredienti che ribollono nel pentolone che Pioli dovrà svuotare in vista della sfida di questa sera. Bisogna settare e ripartire, se non da zero, da quanto di buono fatto nella passata stagione: dalla compattezza e dall'unità di intenti e di spogliatoio visti nella trasferta del San Paolo, quando il sogno Champions si materializzò in una torrida serata partenopea. Per non buttare al vento un anno di sforzi e sacrifici questo è il momento di ricompattarsi e scendere in campo con un solo ed unico intento, cancellando le quattro sconfitte di seguito in amichevole e la parentesi cinese.

Nell'altro angolo i tedeschi del Bayer Leverkusen si presenteranno alla sfida con mille e più certezze, forti di una rosa che non ha cambiato moltissimo negli interpreti e che si è rinforzata maggiormente ove ne necessitasse. L'arrivo di Kramer, gigante di centrocampo che si è fatto le ossa nel suo biennio al Moenchengladbach, fornisce ai rosso-neri di Germania ulteriore fisicità e qualità alla mediana. Il Leverkusen potrà contare, inoltre, su un aspetto nondimeno importante, quello dell'esperienza in partite del genere: negli ultimi cinque anni, la squadra della Renania è uscita ben tre volte agli ottavi di finale. Una scalata esponenziale quella delle Aspirine, che nell'ultima decade si è affermata come una delle potenze del campionato tedesco, alle spalle di Bayern Monaco e Borussia Dortmund. Ulteriore punto a favore rispetto alla neofita Lazio di Pioli.

Le ultime dai campi

Tre le assenze degne di nota per Stefano Pioli, che dovrà rinunciare a tre delle undici pedine titolari del suo personalissimo scacchiere: Marchetti è ko per un problema al costato rimediato in uno degli ultimi allenamenti, Radu è squalificato, mentre Djordjevic resta in dubbio, ma in ogni caso dovrebbe partire dalla panchina. Rispetto alla trasferta cinese, però, la Lazio ed il suo allenatore parmense recuperano Lulic e Parolo, che scenderanno regolarmente in campo. Il bosniaco sostituirà il capitano rumeno sulla sinistra, mentre il secondo si attesterà nel terzetto in mediana. Tra i pali ci sarà l'albanese Berisha, che dovrà scacciare tutti i fantasmi delle sfide di Coppa Italia e campionato. Davanti a lui da destra verso sinistra Basta, De Vrij e Gentiletti oltre al sopracitato Lulic. Biglia, da capitano, vestirà i panni del metronomo di centrocampo, con ai suoi lati l'ex Parma e, con ogni probabilità, Onazi, che potrebbe essere preferito a Cataldi. Davanti il solito tridente, che unisce imprevedibilità ed esperienza: Candreva e Felipe Anderson spalleggeranno Miroslav Klose, chiamato ancora una volta agli straordinari. Pronti ad entrare dalla panchina il poker di giovani terribili: Morrison, Kishna, Keita e Milinkovic-Savic.

Schmidt, così come il collega Pioli, non potrà contare su tutti gli effettivi: dovrà infatti fare a meno del mediano Lars Bender, che qualora non dovesse farcela verrà sostituito proprio da Kramer e da Aranguìz. Toprak e Jedvai, ex Roma, non sono stati invece convocati e non saranno del match. Il Campione del Mondo è, assieme a Mehmedi, uno dei volti nuovi del Bayer versione 2015/2016, ma soltanto il centrocampista ex Borussia partirà dall'inizio. Per il resto gli interpreti dovrebbero essere gli stessi, o quasi, che hanno chiuso al quarto posto la Bundesliga scorsa. Leno sarà il portiere, la difesa a quattro sarà composta da Hilbert, Papadopoulos, Tah e Wendell. A protezione del pacchetto arretrato, Kramer affiancherà probabilmente il cileno Aranguìz, anche se Ramalho scalpita. Ciò che preoccupa maggiormente Pioli, invece, è il quartetto offensivo: Kiessling è la macchina da gol, il realizzatore ultimo, ma il movimento e la mole di gioco che creano Son, Bellarabi e Calhanoglu sono le prerogative principali della squadra di Schmidt.

Probabili formazioni

Lazio (4-3-3): Berisha; Basta, de Vrij, Gentiletti, Lulic; Onazi, Biglia, Parolo; Candreva, Klose, Felipe Anderson. All. Pioli.

A disposizione: Guerrieri, Hoedt, Konko, Patric, Mauricio, Cataldi, Milinkovic-Savic, Morrison, Oikonomidis, Keita, Kishna.

Bayer Leverkusen (4-2-3-1): Leno; Hilbert, Papadopoulos, Tah, Wendell; Kramer, Bender/Aranguiz; Bellarabi, Çalhanoğlu, Son; Kiessling. All. Schmidt.

A disposizione: Kresic, Yelldell, Stayfilidis, Boenisch, Donati, Ramalho, Kruse, Brandt, Jurcenko, Mehmedi, Seung-Woo.

Le parole dei protagonisti

L'analisi di Pioli parte dalle considerazioni sulla condizione psico-fisica della sua squadra: "Sicuramente sì, siamo pronti. Abbiamo migliorato la nostra condizione atletica anche se i risultati del precampionato non ci hanno premiato. Abbiamo avuto nelle ultime due settimane continuità di lavoro, siamo pronti per questo ostacolo e per superarlo. Se siamo ancora cattivi ed affamati? Sono convinto che quello che abbiamo fatto fino a oggi conti veramente poco. Dobbiamo far parlare il campo, abbiamo sempre parlato poco e lavorato con compattezza. Vogliamo fare i fatti e per quello essere giudicati. Dobbiamo giocare con spirito e orgoglio da Lazio". Successivamente l'attenzione si sposta sulla squadra di Schmidt: "Affrontiamo una squadra simile a noi per caratteristiche e mentalità, che è molto competitiva. Ha partecipato alla Champions l'anno scorso ed è stata eliminata dall'Atletico soltanto ai rigori. Sappiamo che domani è soltanto il primo tempo, ma vogliamo prenderci dei vantaggi. Con tutto il rispetto per gli avversari, noi dobbiamo giocare sulle nostre idee e come sappiamo fare. Abbiamo sempre messo in campo generosità, abbiamo voglia di attaccare e aggredire. Mantenendo gli equilibri perché sappiamo che è solo l'andata. Il Leverkusen è solido, compatto, con valori. E' da temere, ma la mia squadra è pronta per tenere testa a una formazione così forte". La Lazio arriverà al match di domani senza due dei punti cardine della squadra titolare. Se per l'attacco però, l'assenza di Djordjevic verrà colmata da Klose, quella di Marchetti, con Berisha al suo posto, desta alcune perplessità, miste ad ansie e paure, nell'ambiente biancoceleste. Questo il parere di Pioli a riguardo: "Marchetti e Djordjevic non saranno disponibili per domani: Marchetti ha avuto un infortunio due giorni fa, Djordjevic due settimane fa. Biglia è contento, disponibile, è contento di essere il capitano della Lazio. E la Lazio è pronta. I tempi di Djordjevic sono da valutare, ma ancora non è in grado di allenarsi con i compagni. Aspetto maggiori dettagli dallo staff medico. Abbiamo Klose, ma anche Keita e Kishna all'occorrenza ci possono aiutare".

In conferenza stampa con Pioli, c'era anche Marco Parolo. Clicca qui per le sue dichiarazioni.

Guai però a parlare di Bayer favorito soltanto per le due vittorie di fila e per una migliore freschezza dal punto di vista fisico. Schmidt ha analizzato così i temi della sfida di domani sera, parlando inizialmente della propria squadra: "Sarà una gara particolare, noi dobbiamo qualificarci. Loro avranno il vantaggio di giocare in casa, per forza di cosa metteranno in mostra un gioco offensivo. In ogni caso credo che assisteremo a un'ottima partita. Se siamo favoriti? Non penso alle statistiche, anche la Lazio ha tanta esperienza e ottimi giocatori. Non credo che abbiamo un vantaggio rispetto alla Lazio. Abbiamo giocato solo due volte in questa stagione, non posso dire con certezza quale sarà lo stato di forma della mia squadra". Queste le parole del mister del Bayer sugli avversari di domani e su Stefano Pioli: "La Lazio ha buoni giocatori, una buona gestione di palla, è un'ottima formazione che gioca bene. Non ci sono giocatori da temere in particolare, è nel complesso una buona squadra. Pioli? Non lo conosco personalmente, conosco la sua squadra. Mi piace il modo di giocare della Lazio, lo scorso anno ha fatto una grande stagione". Infine, le prime indicazioni sulla formazione che scenderà in campo, con Schmidt che parla della situazione di Bender e Aranguiz in vista del match: "Lars non sono sicuro che possa giocare, è una decisione che prenderò domani. Nel caso non dovesse farcela ci sono molte alternative, ho molta fiducia nella partita di domani. Non credo ci saranno dei problemi. Aranguiz è disponibile".

A fare compagnia a Schmidt, il nuovo acquisto Kramer. Clicca qui per le sue dichiarazioni.

I precedenti tra le due squadre

Lazio e Bayer Leverkusen si sono sfidate solo una volta in un doppio confronto europeo, nella prima fase a gironi della Champions League della stagione 1999/2000. Alla guida dei biancocelesti c'era Sven-Goran Eriksson, mentre Christoph Daum era il mister dei tedeschi. Due pareggi, a testimoniare nel tempo, l'equilibrio della sfida. Infatti, in entrambe le occasioni, le gare terminarono 1-1.

L'arbitro della sfida

Sarà lo svedese Jonas Eriksson, 41 anni, l'arbitro della contesa che vanta un'esperienza di 34 partite di Champions League. La prima volta con un'italiana in Champions League per il fischietto svedese fu proprio all'Olimpico, Roma-Cluj 2-1 del 28 settembre 2010. Negativo invece per le italiane l'ultimo incrocio con avversarie tedesche arbitrato da Eriksson: Roma-Bayern 1-7 del 21 ottobre 2014.