Stevan Jovetic svolge le visite mediche di rito, l'Inter monitora con attenzione, è l'ultimo passo prima della firma del contratto. Nella giornata di ieri, un accurato studio delle condizioni fisiche del montenegrino, oggi, nero su bianco, il sì definitivo per il passaggio in nerazzurro. Jovetic sta bene, questo è il responso. In carriera, diversi problemi fisici, da qui la necessità di seguire tappa dopo tappa l'evoluzione del ragazzo, visto lo scarso impiego in Premier e la tendenza a cadere in brusche fermate.
Il calciatore è atteso alla Pinetina, in programma un assaggio di Inter. Inizia l'inserimento graduale di una pedina chiave nello scacchiere di Mancini, linfa vitale per il settore avanzato, a secco nell'avventura cinese.
Questione di giorni, invece, per Perisic. L'agente manda chiari segnali, la trattativa è in fase di decollo. Un solo ostacolo, Xherdan Shaqiri. Il sì dello svizzero è prerogativa del domino di mercato. Soldi freschi, in arrivo dallo Schalke, da girare al Wolfsburg per portare a Milano l'esterno croato. Formula simile a quella proposta al City per Jovetic, prestito biennale e conseguente riscatto.
Chiuso il capitolo d'attacco, con due giocatori in grado di ricoprire l'esterno, permettendo a Mancini il 4-3-3, spazio al mediano d'esperienza. La margherita ha ora un sol petalo. Felipe Melo è, al momento, l'unico candidato. Il Galatasaray chiede però un riconoscimento economico, l'Inter punta ad inserire Nagatomo. Il nipponico, in uscita, non disdegna la soluzione.
Più incertezza invece sul fronte difensivo. Il tecnico chiede un ultimo sforzo, un terzino sinistro in grado di portare forza fisica e spinta. Al momento, nessun soluzione all'orizzonte.