"Siamo da scudetto". Non crede alla scaramanzia, evidentemente, Jeison Murillo. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, il giovane colombiano nerazzurro è soddisfatto della squadra che sta nascendo: "L'Inter è un grande club e deve puntare al massimo, possiamo toglierci grandi soddisfazioni".
Già nella sua prima uscita con la nuova maglia, del resto, l'ex Granada ha dimostrato di essersi meritato il premio di miglior giovane della Copa America 2015. Non era facile reggere la pressione di fronte a giocatori del calibro di Lewandowski, Muller e del nuovo arrivato Douglas Costa: "Abbiamo affrontato una delle migliori squadre del mondo ed è stato utile per crescere e lavorare". Uscito dopo neanche trenta minuti per un fastidio al polpaccio, è stato costretto a saltare l'allenamento di ieri: "Ma ora sto bene, non è niente di serio. A questo punto della stagione meglio fermarsi per precauzione".
La tournée in Cina, ora, prevede altri due appuntamenti di prestigio, il primo dei quali sabato contro il Milan di Sinisa Mihajlovic: "Mi hanno già riferito quanto sia importante il derby con il Milan, soprattutto per i tifosi. Vogliamo far bene e vincere anche se si tratta solo di un'amichevole". Derby in cui, con tutta probabilità, si troverà di fronte il connazionale Bacca: "E' un attaccante davvero forte. Sarà difficile marcarlo, ma ho il vantaggio di conoscerlo". Nel frattempo, in attesa dell'altro nuovo arrivo del reparto arretrato, Miranda, si lavora per trovare l'intesa con capitan Ranocchia: "Ci stiamo allenando bene, con lui ho un buon rapporto. Ma per capirci è importante giocare in partita".
Parole da interista vero da parte di uno che, qualche anno fa, aveva già incrociato la strada nerazzurra: "Nel 1999, quando avevo 7-8 anni, sono stato con Inter Campus. Ho trovato persone molto brave che mi hanno fatto stare bene e mi hanno fatto giocare a calcio". E adesso, con la stessa maglia nerazzurra, è arrivato il momento di vincere.