Non solo Genoa. Il calcio italiano rischia l'ennesimo capitombolo e la classifica sancita dal campo rischia di subire le variazioni apportate dalla giustizia. L'esclusione dalla prossima Europa League del Genoa, consegna il posto utile alla Sampdoria, ma anche la Champions potrebbe vedere un passaggio di consegne in salsa italiana. A rischiare sarebbe la Lazio di Pioli, colpita dall'indagine sul calcioscommesse.
Le dichiarazioni del pentito Ilievski portano a rivalutare la posizione biancoceleste in merito alla sfida del maggio 2011 tra Lazio e Genoa, partita per la quale Stefano Mauri, capitano della squadra della Capitale, è già stato fermato per 6 mesi per omessa denuncia.
Secondo il segretario di Federbet, Francesco Baranca, la riapertura del processo sportivo spingerebbe la Lazio a un nuovo giudizio, col rischio, in caso di condanna, di subire una pesante penalizzazione e la conseguente estromissione dalle Coppe.
Le parole di Baranca "Se si riaprisse il processo sportivo sulle evidenze raccolte dal pm di Cremona, ci sarebbe il rischio per la Lazio di tornare a giudizio per responsabilità oggettiva. L'eventuale condanna porterebbe a una penalizzazione del club e a un'esclusione automatica dalle Coppe, come prevede il regolamento Uefa".
"Federbet ha collaborato con la polizia di Cremona, fornendo elementi importanti per indagare su Lazio-Genoa, ora aspettiamo di capire come intendono agire i pm e quindi i giudici sportivi. Inoltre a febbraio Federbet - ha detto il segretario generale Francesco Baranca - ha denunciato alla polizia di Busto Arsizio diverse partite di Lega Pro, la settimana prossima denunceremo agli inquirenti anche le partite del Catania. I numeri parlano chiaro e ci dicono che ci sono stati dei tentativi di combine. È facile individuare questi casi ma le istituzioni sportive sono passive, per questo abbiamo deciso di passare a denunciare i fatti alla polizia".
La risposta dal fronte Lazio "Le opinioni del sig. Baranca, in merito alle conseguenze che potrebbero interessare la Lazio, sono impressioni meramente soggettive, prive di alcun supporto probatorio e costituiscono una pura manifestazione personale senza alcun riscontro con elementi che possano contraddire le indagini svolte negli anni passati, concluse con le molteplici pronunce emesse dalla giustizia sportiva. La Lazio ha concluso una stagione di successi e si sta preparando a conseguirne altri in campo europeo: dichiarazioni come quelle del sig. Baranca costituiscono solo interventi di disturbo della quiete di cui hanno bisogno il club, i giocatori ed i tifosi, e chi le raccoglie e le amplifica, come se fossero fonti di verità e di pericolo concreto, si rende complice di attività meramente diffamatoria, sorretta solo da astio e voglia di nuocere alla Lazio, lontana sia dall'esercizio del diritto di cronaca che dal corretto svolgimento del dovere di informazione".
Fonte Gazzetta.it