Grandi manvore, con l'occhio proiettato a Manchester, sponda City. Archiviata la pista Touré - per parola dell'agente e dello stesso giocatore - fari su Jovetic. Il montenegrino ha il volto cupo, la Premier non è un'isola dorata, il ricco calcio inglese può rivelarsi triste, se la tua storia calcistica scorre tra allenamenti e panchina. Dopo l'esclusione dalla lista Champions di gennaio, rottura totale con Manuel Pellegrini e ora l'idea di un ritorno in Italia, all'Inter. La Serie A è un vecchio amore, il campionato della consacrazione, a Firenze, terra di artisti. L'Inter, in cerca di occasioni, punta Jovetic, perfetto per lo scacchiere di Mancini, qualità da offrire sulla trequarti, doti da seconda punta a supporto di Icardi.
L'alternativa proviene da Londra, casa Chelsea. Mourinho è deluso dal rendimento di Cuadrado. Dopo l'ingente esborso per strappare il colombiano alla viola, il ripensamento dei mesi successivi. Il Chelsea sborsa oltre trenta milioni, a cui aggiunge il prestito di Salah, per assicurarsi la freccia sudamericana. Cuadrado non decolla, Mou, quando conta, si affida ad altri. Ora, il possibile addio, con la formula del prestito. I blues non vogliono vanificare un investimento importante, l'Inter è pronta a rilanciare Cuadrado. 4-3-3, 4-3-1-2, poco importa, Cuadrado può occupare più caselle, garantendo imprevedibilità e corsa.
Spostando l'attenzione ad altri reparti, per la difesa continua il pressing su Benatia, ma da valutare è la volontà di Guardiola. In stagione, il Bayern si è spesso ritrovato in ambasce nel reparto arretrato, con giocatori non all'altezza del palcoscenico, vedi Dante, difficile quindi rinunciare, a cuor leggero, al marocchino. La valutazione è alta, oltre 20 milioni.
In mediana, si attende la decisione di Thiago Motta, Kondogbia è fuori portata, le scelte di secondo piano, da Song a Felipe Melo, non convincono.