Sfumato l'approdo in Europa League – ottava piazza alle spalle della Samp – per l'Inter inizia la fase di ricostruzione auspicata da Mancini. Il mercato si presenta complesso, perché l'Inter non può disporre di ingenti risorse economiche e deve fare i conti con il portafoglio corposo delle big d'Europa. L'annuncio di Touré – l'ivoriano resta a Manchester, sponda City – sposta l'attenzione su un piano alternativo. Thiago Motta resta un'opzione valida, Kondogbia un colosso dal costo esorbitante.

In attesa di conoscere eventuali sviluppi in entrata, il tecnico chiede conferme sull'attuale rosa. Si lavora ai rinnovi dei giocatori di maggior peso attualmente in organico. L'Inter del futuro non può prescindere da Mauro Icardi, capocannoniere del campionato andato in archivio nel week-end, grazie alla doppietta di San Siro con l'Empoli. Adeguamento sostanzioso e accordo fino al 2019 sulla base di 3 milioni più bonus.

Interessanti novità anche sul futuro di Samir Handanovic. Dopo le voci d'addio, ora il possibile passo indietro. Handanovic vuole la Champions, ha mire importanti, che l'Inter, al momento, non può garantire. Stando alle notizie riportate da Sky, le parti, si avvicinano però col passare delle ore. Il club è pronto a ritoccare l'attuale ingaggio, offrendo ad Handanovic 2,7 milioni, per cancellare i pensieri di divorzio e rilanciare il rapporto nerazzurro. A spingere in questa direzione, anche la difficoltà nel trovare un degno sostituto. Perin costa, Cech vuol continuare in Premier, Romero non convince, Neto è a un passo dalla Juventus. In un ruolo delicato, senza un'offerta monstre, quasi impossibile rinunciare a Samir.

Con la conferma di Icardi e Handanovic, e l'incoronazione di Kovacic a gioiello del futuro, resta da valutare la campagna in uscita dell'Inter. Il mercato – Mancini chiede 9 volti nuovi, di qualità, di personalità – deve essere in parte autofinanziato da partenze illustri, occorre quindi identificare profili richiesti e possibili affari, non solo in entrata.

Hernanes e Guarin, simboli dell'ultima Inter di Mancini, paiono, al momento, carte importanti al tavolo delle trattative, in attesa di una chiamata, di uno squillo, che accenda l'estate nerazzurra.